31 Ottobre 2019

Tutela dell’ambiente, una quarantina gli interventi della Municipale di Carmignano. In arrivo quattro fototrappole mobili FOTO


Rimozione di rifiuti speciali, di ingombranti o altro materiale abbandonato in luoghi nascosti. Ma anche di veicoli e carcasse di mezzi. E poi ancora identificazione di autori di abbandoni, ricerche per la colorazione delle acque e controlli sul corretto conferimento della raccolta differenziata. Sono state molteplici e variegate le azioni messe in campo dalla Polizia Municipale di Carmignano sul fronte della tutela dell’ambiente e della ricerca di autori di abbandoni di rifiuti.

Dal mese di giugno a oggi, infatti, la municipale di Carmignano, guidata dallo scorso 1 ottobre dal comandante Rolando Palagini, nonostante il numero ridotto agenti – 6 per un territorio di 44 Km quadrati – si è particolarmente distinta nelle attività di controllo in materia di tutela ambientale, continuando e incrementando quanto già fatto in passato. Controlli che hanno preso avvio anche da segnalazioni da parte di cittadini, sempre più attenti e coinvolti nel preservare il territorio in cui vivono, o su richiesta degli uffici comunali, con i quali il comando opera in piena collaborazione. Una serie di verifiche che proseguiranno in maniera serrata anche nei prossimi mesi e che anzi saranno ancora più incisive: verranno, infatti, presto posizionate sul territorio quattro fototrappole mobili, in ausilio all’operato delle forze dell’ordine e in aggiunta alle 40 telecamere del sistema di videosorveglianza comunale (anche se le fototrappole hanno un utilizzo esclusivo in ambito di reati ambientali).

 

 

La vastità del territorio comunale di Carmignano e la sua posizione centrale rispetto a città importanti e industrializzate come Prato, Pistoia e Firenze, lo rendono soggetto a frequenti fenomeni di abbandono da parte di trasportatori provenienti da tali città. In particolare da giugno 2019 a oggi sono stati richiesti ad Alia venticinque interventi per la rimozione di rifiuti speciali consistenti in scarti tessili. Una quindicina sono stati poi gli interventi richiesti per la rimozione d’ingombranti e materiali di vario genere, abbandonati in luoghi nascosti e ricoperti dalla vegetazione. Tra questi sono in atto due accertamenti che potrebbero portare a comunicazioni all’Autorità Giudiziaria se individuati come reato ambientale. Un fenomeno, quello dell’abbandono di rifiuti in aree impervie, che purtroppo è in costante aumento a causa sia dell’inciviltà delle persone, sia della scarsa informazione riguardo alla metodologia di smaltimento. Le zone più colpite da questo fenomeno sono state via Elzana, via Castra, via Lombarda, via Meucci, via Edison, via Copernico e via Galilei. Da rilevare poi come, attraverso il lavoro svolto e rivolto all’identificazione degli autori degli abbandoni, e grazie anche alle segnalazioni di cittadini che hanno assistito a scarichi abusivi, nei mesi di giugno e luglio sono state elevate varie sanzioni per l’abbandono dei rifiuti.

Altre azioni sono state rivolte per individuare e smaltire rifiuti speciali, per esempio veicoli a motore abbandonati (rottami) sul territorio. In questo senso sono stati rimossi cinque rottami, tra carcasse di auto e moto ormai abbandonate da qualche tempo in luoghi seminascosti. Numerosi sono stati poi gli interventi volti a recuperare le aree private, imponendo ai proprietari, così come sancito da un’ordinanza regionale del 2018 e tuttora in vigore, il ripristino dei luoghi e lo smaltimento di rifiuti speciali. Dai controlli effettuati, sono state inviate alcune ingiunzioni di pulizia ai proprietari di una decina di appezzamenti di terreno limitrofi a aree pubbliche, in quanto non rispettavano la normativa vigente. Tra i dati positivi da segnalare, sono state eseguite, anche insieme agli ispettori dell’Azienda Usl Toscana Centro, alcune ricerche per verificare la colorazione delle acque di alcuni torrenti presenti nel territorio. Ricerche che, fortunatamente, hanno dato esito negativo e non hanno messo alla luce alcun tipo di violazione. Capitolo a parte sul fronte del corretto conferimento dei rifiuti. Anche in questo caso, nell’ambito del rispetto dei regolamenti comunali, sono stati eseguiti controlli che hanno portato a verbalizzare e multare alcuni residenti per l’errato conferimento nella raccolta differenziata. Sanzioni che sono comunque diminuite rispetto al 2018, anno in cui è stato svolto un lavoro mirato sia per quanto riguarda l’informazione al cittadino e alle aziende, sia per il rilievo delle sanzioni. La diminuzione del numero delle sanzioni dimostra, infatti, l’esatta ricezione da parte degli utenti su come compiere al meglio la raccolta differenziata.

 

 

“La tutela dell’ambiente è da sempre uno dei nostri obiettivi primari – ha commentato il sindaco Edoardo Prestanti -. Questo vuol dire da un lato tutelare la salute dei nostri cittadini, dall’altro la bellezza e il decoro del nostro territorio. L’impegno dell’amministrazione comunale e della nostra Polizia Municipale è quindi massimo nell’individuare e reprimere tutti i fenomeni di abbandoni illeciti sul territorio. Questo perché, per prima cosa, tutti i nostri concittadini hanno diritto a vivere in un territorio pulito e bello, quindi libero dai rifiuti e dall’inciviltà delle persone. Crediamo inoltre che se il nostro territorio vuole investire in turismo, debba tutelare tutte le sue aree aperte e di campagna”.

“I controlli sono stati accurati e specifici sia per quanto riguarda gli abbandoni di rifiuti speciali che urbani – ha precisato il Comandante della Polizia Municipale di Carmignano Rolando Palagini -. In questi mesi abbiamo anche trovato carcasse di autoveicoli che sono state rimosse dal nostro personale. Ci siamo poi adoperati per individuare gli autori di tali abbandoni: fondamentale in questo è stato anche il supporto di cittadini, che hanno segnalato i trasgressori. Abbiamo poi eseguito una serie di controlli sui nostri fiumi e torrenti e abbiamo visitato alcune aziende del territorio per spiegare come conferire in maniera corretta i rifiuti e quando devono essere esposti. Il territorio, nonostante l’organico ridotto, è costantemente monitorato”.

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