20 Novembre 2019

Chiedevano soldi ai cinesi, tre paracadutisti patteggiano. Quarto militare a processo per concussione


Tre dei quattro paracadutisti del 183esimo reggimento Nembo di Pistoia arrestati nel novembre 2018 per concussione per aver preteso soldi da alcuni cinesi col pretesto di controlli nell’ambito dell’operazione Strade sicure, hanno patteggiato una condanna a 2 anni di reclusione, con la sospensione condizionale della pena. Il quarto militare, accusato dello stesso reato, è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Prato.
I quattro militari, secondo quando stabilito dalle indagini, si appostavano nelle vicinanze delle aziende del Macrolotto Uno e fermavano i furgoni guidati da cinesi ai quali prospettavano multe e denunce. I militari aggiungevano che, però, versando subito 50 o 100 euro in contanti si potevano evitare sanzioni. La pattuglia era diventata persino oggetto di segnalazione su WeChat, l’applicazione di messaggistica più utilizzata dai cinesi. Da qui la segnalazione alle forze dell’ordine e l’avvio dell’indagine che portò agli arresti dei quattro parà, messi ai domiciliari. Nel frattempo, in corso di indagine, i quattro militari si sono congedati dalla Forza armata.

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