8 Novembre 2019

Corso per imparare a “pescare” fondi comunitari: iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio, dal bando al progetto


La Fondazione Cassa di Risparmio di Prato promuove un corso per insegnare a pescare fondi comunitari. L’iniziativa, affidata al PIN, si svolge in due tappe, previste per lunedì 18 novembre e venerdì 29 novembre (sempre dalle 15 alle 18) ed è rivolta ad associazioni ed enti del Terzo settore. Un primo invito è già stato inviato a cento associazioni, beneficiarie di contributi da parte della Fondazione. La partecipazione comunque è aperta, basta registrarsi tramite modulo online su www.arcolab.org/corso-progettazione entro mercoledì 13 novembre.

“Per la Fondazione è un modo innovativo per sostenere associazioni ed enti del Terzo settore, una risorsa fondamentale per la nostra comunità. In questo modo mettiamo a disposizione una sorta di cassetta degli attrezzi che contiene i consigli base e gli strumenti fondamentali per rispondere con successo ai bandi che mettono a disposizione risorse dell’Unione europea”, mette in evidenza Franco Bini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.

Insomma si tratta di guidare le associazioni dalla lettura del bando alla progettazione di una proposta che permetta di rispondere con successo alle opportunità che arrivano. Il corso è organizzato da Arco Lab, il centro universitario del Pin che si occupa di formazione, oltre che di ricerca e consulenza in collaborazione con ValueDo, società specializzata in europrogettazione.

La Fondazione ha già sperimentato iniziative di questo genere. Nel gennaio scorso ha lanciato il progetto Crowdfunding il futuro si fa in tanti, affidando ad Eppela, la prima piattaforma italiana di crowdfunding reward based, lo svolgimento di un corso di formazione rivolto ad associazioni e istituzioni non profit del territorio. Hanno partecipato una quarantina di realtà e si sono già concretizzati tre progetti. Ha avuto un grande successo la raccolta fondi dell’associazione Pratocultura per la riapertura del Museo di San Domenico e l’acquisto delle teche necessarie; è andata alla grande anche l’iniziativa della Camerata Strumentale per la Casa dei suoni e la realizzazione della nuova camera acustica. Intanto il Museo del Tessuto ha aperto una campagna per il restauro degli abiti della Turandot indossati da Iva Pacetti alla prima della Scala del 1926.

Il 18 novembre si partirà dall’analisi di un bando reale per spiegare gli strumenti di programmazione. L’obiettivo è di scoprire cosa si nasconde dietro le parole chiave presenti nel bando e approfondire gli elementi comuni ad ogni tipo di bando, come ad esempio gli obiettivi generali e specifici, i massimali di finanziamento o le voci di spesa. Il secondo modulo, il 29 novembre, si concentrerà invece sulle tecniche per la definizione di un’idea di progetto e sulle metodologie di progettazione. In questo modulo è previsto anche un laboratorio che consentirà ai partecipanti di imparare a scrivere un progetto.

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