27 Novembre 2019

Crescono i traumi: ottomila ingessature in un anno al pronto soccorso di Prato


Crescono gli accessi al pronto soccorso per traumi di varia natura e crescono, di conseguenza, anche le ingessature praticate agli arti, che nel 2019, nel complesso, supereranno quota 8 mila, con una media di oltre 20 al giorno. Il “gessista”, non è quindi una figura in via di estinzione ma una professionalità che la Asl Toscana Centro, tramite l’area di ortopedia e traumatologia, diretta dal dottor Giovanni Benelli, intende rivalutare. Per questo, l’azienda sanitaria ha portato avanti il progetto “gessisti in formazione”, incontri a carattere pratico, volti alla “riorganizzazione del trattamento Ortopedico in Sala Gessi”, effettuati con la collaborazione del dottor Merildo Maritato, dell’ortopedia di Prato e i gessisti Marco Tommasi e Andrea Branconi di Pescia e Bruno Piccinini e Luca Becheroni sempre dell’ospedale Santo Stefano di Prato.
L’ingessatura di polsi e mani, spalle, ginocchia e gomiti, può rappresentare, in molti casi una valida alternativa all’intervento chirurgico per curare fratture, lussazioni e distorsioni, come spiega il dottor Luca Turelli, responsabile del progetto aziendale, che illustra così i vantaggi per i pazienti:”L’ingessatura rappresenta una cura idonea ed efficace evitando l’intervento chirurgico, e di conseguenza possibili complicanze, l’ospedalizzazione e garantendo con un trattamento ambulatoriale la guarigione con miglior comfort possibile”.

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