16 Dicembre 2019

Facevano venire giovani dalla Nigeria per farle prostituire a Prato: condannate 4 donne


Condanne da 5 anni e 8 mesi a 16 anni e 8 mesi sono state emesse dal tribunale di Firenze per quattro nigeriane, accusate a vario titolo di tratta di esseri umani e riduzione in schiavitù di giovani africane, anche minori, costrette a prostituirsi a Prato, Calenzano e Sesto Fiorentino. L’indagine ha avuto inizio nel febbraio 2016 ed è partita dalla segnalazione della presenza di un appartamento a Iolo abitato da una nigeriana e dalla figlia. Nella casa si alternavano nigeriane mandate a prostituirsi sulle strade di Calenzano. La donna, Enoma Eghomwanre, 49 anni, residente a Pistoia, considerata la ‘maman’, è stata condannata a 16 anni e 8 mesi e a 4.000 euro di multa. La figlia, Rita Eghomwanre, 25enne, è stata condannata a 6 anni e 40mila euro di multa. Di 9 anni e 4 mesi la pena inflitta alla complice Dorothy Omokhoa e di 5 anni e 8 mesi quella a Sabina Eweka, reclutatrice.
Le ragazze, anche minorenni, venivano reclutate in Nigeria.
Le imputate organizzavano e pagavano il viaggio verso l’Italia. Prima della partenza le giovani venivano sottoposte a riti voodoo, e una volta giunte in Italia venivano costrette a prostituirsi. Dovevano consegnare l’intero provento alle maman fino all’estinzione del debito che a seconda dei casi, veniva quantificato in cifre dell’ordine dei 30-40.000 euro a ragazza.

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