Gli auguri del vescovo Giovanni alla città di Prato: “Fermiamoci ad ascoltare la voce di Dio” VIDEO
“In un tempo nel quale siamo tanto distratti e indaffarati dobbiamo saperci fermare e ascoltare la voce di Dio che ci chiama a una riflessione e a una scelta chiara di vita”. È l’augurio che il vescovo Giovanni fa a tutti i pratesi in occasione della festa di Natale. Ascoltiamo le parole di monsignor Nerbini in questa intervista rilasciata a Giacomo Cocchi.
Quando arriviamo vicini al Natale è sempre una grande gioia per tutti perchè ci godiamo un pò di riposo dal lavoro per dedicarsi agli affetti più cari che sono i familiari, gli amici, i conoscenti rivedendosi così da condividere momenti belli e piacevoli con tanti bei regali da scartare. il Natale è una festa bella sentita da tutti anche se per un cattolico ha un valore maggiore visto che ogni anno si celebra nuovamente la Nascita del Salvatore e qui mi ricollego alla Lettera di San Paolo al suo discepolo Tito in cui li dice queste parole: “Carissimo è apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini ed essa ci aiuta a rinnegare ogni l’empietà e i desideri mondani ma a vivere in questo mondo con sobrietà, giustizia e pietà nell’attesa della beta speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo”. Questa lettera viene letta nella Seconda Lettura della Liturgia della Messa della Notte di Natale. Quest’anno il Natale celebrato a Prato è ancora più bello perchè è il primo di Monsignor Giovanni Nerbini che prese parte alla guida della nostra Diocesi tre mesi mostrando grande passione e voglia di lavorare per conoscere bene ogni forma di realtà presente così da potersi sentire vicino e presente come vero “Testimone di Fede”. Nel video che ho visto non si limita soltanto a fare i classici auguri di buon Natale ma richiama tutti a fermarsi per poter ascoltare la Voce di Dio che parla a ciascuno di noi e il Natale è una riprova vera perchè Gesù rinasce nuovamente e non soltanto nella mangiatoia di Betlemme ma in ciascuno di noi e qui cito quel passo tratto dal Libro dell’Apocalisse di San Giovanni Apostolo che dice: “Sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta io verrò da lui”. Tutto questo per dire che non occorre fare grandi cose ma bastano anche cose piccole e semplici come andare a confessarsi prima delle rispettive celebrazioni, andare a trovare un parente rimasto solo, portare un sorriso a chi è triste ecc. Se mettiamo ali al nostro cuore saremo come angeli che portano amore e sarà Natale non soltanto un’ora o un giorno ma un anno intero e forse tre volte come diceva quel pezzo della storica canzone “L’Anno Che Verrà” del 1979 del cantante bolognese Lucio Dalla(4 Marzo 1943-1 Marzo 2012). In conclusione di tutto prepariamoci ad accogliere la luce che sta per arrivare anche se il mondo pensa ad altro ma noi facciamoci trovare pronti
Quando arriviamo vicini al Natale è sempre una grande gioia per tutti perchè ci godiamo un pò di riposo dal lavoro per dedicarsi agli affetti più cari che sono i familiari, gli amici, i conoscenti rivedendosi così da condividere momenti belli e piacevoli con tanti bei regali da scartare. il Natale è una festa bella sentita da tutti anche se per un cattolico ha un valore maggiore visto che ogni anno si celebra nuovamente la Nascita del Salvatore e qui mi ricollego alla Lettera di San Paolo al suo discepolo Tito in cui li dice queste parole: “Carissimo è apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini ed essa ci aiuta a rinnegare ogni l’empietà e i desideri mondani ma a vivere in questo mondo con sobrietà, giustizia e pietà nell’attesa della beta speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo”. Questa lettera viene letta nella Seconda Lettura della Liturgia della Messa della Notte di Natale. Quest’anno il Natale celebrato a Prato è ancora più bello perchè è il primo di Monsignor Giovanni Nerbini che prese parte alla guida della nostra Diocesi tre mesi mostrando grande passione e voglia di lavorare per conoscere bene ogni forma di realtà presente così da potersi sentire vicino e presente come vero “Testimone di Fede”. Nel video che ho visto non si limita soltanto a fare i classici auguri di buon Natale ma richiama tutti a fermarsi per poter ascoltare la Voce di Dio che parla a ciascuno di noi e il Natale è una riprova vera perchè Gesù rinasce nuovamente e non soltanto nella mangiatoia di Betlemme ma in ciascuno di noi e qui cito quel passo tratto dal Libro dell’Apocalisse di San Giovanni Apostolo che dice: “Sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta io verrò da lui”. Tutto questo per dire che non occorre fare grandi cose ma bastano anche cose piccole e semplici come andare a confessarsi prima delle rispettive celebrazioni, andare a trovare un parente rimasto solo, portare un sorriso a chi è triste ecc. Se mettiamo ali al nostro cuore saremo come angeli che portano amore e sarà Natale non soltanto un’ora o un giorno ma un anno intero e forse tre volte come diceva quel pezzo della storica canzone “L’Anno Che Verrà” del 1979 del cantante bolognese Lucio Dalla(4 Marzo 1943-1 Marzo 2012). In conclusione di tutto prepariamoci ad accogliere la luce che sta per arrivare anche se il mondo pensa ad altro ma noi facciamoci trovare pronti