27 Dicembre 2019

Il Si Cobas replica al questore: “Le multe citano il decreto Salvini”. Parte la mobilitazione “Prato sta con gli operai”


“Le dichiarazioni del Questore Cesareo sono a dir poco imbarazzanti. E’ falso quanto affermato dallo stesso, secondo cui non ci sarebbe nessun nesso tra le multe agli operai e il Decreto Salvini”. Lo afferma Luca Toscano, sindacalista del SiCobas, che nel rispondere al questore (leggi l’articolo), riporta una delle multe ricevute da uno dei manifestanti scesi in strada, dinanzi ai cancelli della tintoria Superlativa. Tra i riferimenti di legge presenti nella contestazione, ci sono anche le modifiche introdotte dal decreto Salvini.
“Il Questore farebbe più bella figura ad assumersi la responsabilità di una scelta che sta indignando la città e che ha già assunto rilevanza nazionale – afferma Toscano che aggiunge: “Qualcuno dovrebbe spiegare forse al questore che in uno stato democratico la polizia non dovrebbe essere impiegata nella repressione degli scioperi”.

Secondo il sindacalista dal 22 al 24 dicembre, la Questura ha presidiato in forze gli stabilimenti del Panificio Toscano per “prevenire” l’eventualità di uno sciopero (che non si è verificato). “Cose indegne di uno stato civile che ricordano tempi bui del nostro paese” chiosa Toscano, che aggiunge: “Va precisato che il diritto di sciopero è libero e non è soggetto al dovere di preavviso alle Questure per le manifestazioni pubbliche. L’astensione dal lavoro è attuata all’istante, senza preventiva comunicazione al datore di lavoro. Secondo affermata giurisprudenza, il preavviso non è un requisito generale di legittimità dello sciopero. (Cass. sent. n. 23552/2004.)”.

Il Si Cobas fa sapere che è partita intanto la campagna “Liberi dai Decreti Salvini – Prato sta con gli operai” che sfocerà in una grande “Marcia per la Libertà” il 18 di Gennaio. “L’obiettivo – è scritto in una nota – è di richiedere la cancellazione delle multe e l’abolizione dei Decreti Salvini, raccogliendo l’indignazione e lo sogmento per l’iniziativa della Questura che ha visto esprimersi parlamentari, senatori, Eurodeputati, consiglieri Regionali e Comunali, associazioni, movimenti e sindacati e moltissimi cittadini”.

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