10 Dicembre 2019

MetJazz 2020, tutto pronto per la 25esima edizione: ecco il programma dei concerti FOTO


Compie 25 anni la rassegna METJAZZ che si svolgerà a Prato dal 29 gennaio al 27 febbraio 2020, con la cura di Stefano Zenni, organizzata dal Teatro Metastasio di Prato. Questo compleanno avvia una nuova fase della rassegna, traccia un’apertura che identifica un nuovo inizio: se negli anni MetJazz ha ospitato dapprima prestigiosi solisti italiani con omaggi ai grandi del jazz e poi si è indirizzata verso musicisti internazionali, attenzione per il jazz contemporaneo, apertura agli stili più diversi, produzioni originali ed esclusive, mostre e seminari, per questa nuova edizione 2020 il direttore Stefano Zenni ha scelto di incominciare a guardare avanti, al futuro, a come cambia la musica, a come cambiano i gusti. METJAZZ 2020 affida infatti a energie creative nuove – ben tre orchestre di natura diversa, quattro pianisti, solisti di peso – una grande festa danzante d’apertura, 6 concerti e due conferenze, articolati nella struttura classica delle due consuete sezioni, official e off.

L’inaugurazione, mercoledì 29 gennaio al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, alle ore 21.00, è affidata allo spettacolo raffinato e trascinante Don Karate, in compagnia del trio creatura di Stefano Tamborrino ormai ben noto per la mescolanza di hip hop, jazz, house, perfino punk, con larghe aree di improvvisazione avventurosa, atmosfere elettroniche, groove danzanti, in un intreccio dal suono trasparente e arioso, complici il bassista Francesco Ponticelli e il vibrafonista Pasquale Mirra. Per l’occasione, sul palco ci saranno anche il rapper Millelemmi, al secolo Francesco Morini, e l’artista video Paolo Pinaglia, che aggiungerà un tocco visivo alla musica. Un evento realizzato in collaborazione con Centro Pecci Prato.

Quattro poi i grandi eventi dislocati tra Metastasio, Fabbricone e Politeama pratese:

· Al Metastasio, lunedì 3 febbraio, alle ore 21.00, la Martini Big Band con ospite d’eccezione Gianluca Petrella si esibirà sulle musiche della Liberation Music Orchestra di Charlie Haden e Carla Bley. Formazione composita ed eclettica nata nel 69 con un programma e un repertorio esplicitamente politici, impostasi come il paradigma del jazz più impegnato, l’orchestra ha inciso quattro album da allora al 2005 – Liberation Music Orchestra (1969), The Ballad of the Fallen (1982), Dream Keeper (1990), Not in Our Name (2005). Espressamente per METJAZZ 2020, a partire da questi album, il direttore Michele Corcella ha trascritto gli arrangiamenti originali di Carla Bley e li ha riorchestrati per la big band di studenti, ex studenti e docenti del Conservatorio G.B. Martini di Bologna, con cui MetJazz coproduce l’evento, in collaborazione con Musicus Concentus.

· Al Fabbricone, lunedì 10 febbraio, alle ore 21.00 l’intera serata è dedicata al pianoforte, che ha sempre seguito una sua linea evolutiva autonoma, peculiare e che oggi appare come una delle cartine di tornasole dei cambiamenti stilistici in corso. Sul palco, in esclusiva italiana, tre degli artisti europei più originali, avventurosi e creativi della scena contemporanea: dapprima il duo Eve Risser e Kaja Draksler che si addentrerà nella ricchezza di colori e nell’esplorazione delle sonorità di To Pianos; a seguire il solista Alexander Hawkins, forse il più brillante pianista europeo della sua generazione, con un concerto in cui confluisce in una sintesi vitale una visione della musica molto aperta in cui si ritrova Duke Ellington, il pianismo classico, il free jazz, l’esperienza con Mulatu Astatke, la passione per l’organo.

 

 

· Al Metastasio, lunedì 17 febbraio, alle ore 21.00, dedita alla pratica della conduction (che prevede una direzione d’orchestra basata su gesti e segnali visivi decisi sul momento, che determinano il percorso improvvisato della forma concretizzando il concerto davanti agli occhi del pubblico) la Fonterossa OpenOrchestra di Silvia Bolognesi, formazione esemplare con musicisti di stili diversi, dilettanti e professionisti, spazia senza pregiudizi in un repertorio che abbraccia jazz, pop, soul, rock.

 

 

· Al Politeama Pratese, giovedì 27 febbraio, alle ore 21.00, due ascolti per una serata con un compositore e arrangiatore di punta nella fusione di jazz e musica come Paolo Silvestri: in prima assoluta una nuova composizione coprodotta da MetJazz e Camerata Strumentale Città di Prato, Anime verde speranza. Fuga di cuori e cervelli per grande orchestra, suite in dieci episodi legati fra di loro senza interruzione, ognuno ispirato a un grande jazzista, da John Coltrane a Ornette Coleman, da Charles Mingus a Wayne Shorter, da Billy Strayhorn a Carla Bley, fino a Hermeto Pascoal e Duke Ellington. A seguire, l’esecuzione di The river di Duke Ellington nella versione sinfonica concepita nel 1970 per un balletto e allora orchestrata dal canadese Ron Collier.

 

Ci saranno poi altri quattro appuntamenti realizzati in collaborazione con la Scuola Comunale di Musica Giuseppe Verdi di Prato racchiusi tra gli eventi di METJAZZ OFF:

· domenica 9 febbraio, ore 11.00, presso la Scuola di Musica Verdi, in un solo al pianoforte si esibirà Alessandro Giachero, un artista che ha fatto tesoro delle aperture stilistiche del jazz contemporaneo, grazie anche alle collaborazioni stabili con William Parker e Anthony Braxton e con altri grandi improvvisatori italiani, su tutti, più di recente, il clarinettista Marco Colonna.

· domenica 16 febbraio, ore 11.00, presso la Scuola di Musica Verdi, ci sarà la conferenza di Stefano Zenni Ancient to the Future: tradizione e avanguardia nell’Art Ensemble of Chicago per analizzare la musica come racconto e messa in scena di una Storia diversa, quella della Great Black Music nell’universo potente e teatrale dell’Art Ensemble of Chicago.

· domenica 23 febbraio, ore 11.00, presso la Scuola di Musica Verdi, una conferenza di Luca Bragalini, a cura della Camerata strumentale di Prato, affronterà un viaggio tra le partiture sinfoniche di Duke Ellington a partire dalla pagina scritta della sua ultima monografia Dalla Scala a Harlem. I sogni sinfonici di Duke Ellington e con l’aggiunta di uno storytelling con rari video, musiche inedite, immagini e parole, che racconterà una delle più neglette e affascinanti opere del Duca mettendo in luce il rapporto di quest’ultimo con il Reverendo King.

Inoltre, METJAZZ 2020 ribadisce la collaborazione con il Pinocchio Jazz Club di Firenze e promuove il concerto di sabato 15 febbraio alle ore 22 nella sala dello storico locale con Alexander Hawkins che, alcuni giorni dopo il concerto al Fabbricone, ritroviamo in duo con uno dei musicisti più brillanti e intensi della nuova scena italiana: il clarinettista Marco Colonna.

Subscribe
Notificami
guest
1 Comment
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Mariateresa Miraglia
Mariateresa Miraglia
4 anni fa

Grazie, bel lavoro❣️