27 Dicembre 2019

Multe ai manifestanti Si Cobas, il questore Cesareo: “Applichiamo le norme e il decreto Salvini non c’entra”


Crescono le persone denunciate (1668 contro le 1555 del 2018) e le chiamate al 113 (quasi 63.000, tremila in più), diminuiscono arresti (188, ovvero 46 in meno dello scorso anno) e pattuglie impiegate (5021 a fronte delle 5256 del 2018). Sono alcuni dei dati del bilancio 2019 stilato dalla Questura di Prato, che nell’anno in corso ha potuto contare su forze fresche. Non ci sono stati aumenti di organico – nel complesso il personale è composto di circa 280 unità, più una cinquantina di agenti tra Polfer e Polizia stradale – ma c’è stata l’immissione di 50 giovani agenti (la maggior parte dei quali di prima nomina) e 6 ispettori in forza all’ufficio prevenzione generale.
Tra le ultime novità, le verifiche della Questura sulla segnaletica per avvisare della presenza dei cantieri stradali, che hanno portato a notificare oltre 20 sanzioni, per importi complessivi di 13.000 euro, alle ditte esecutrici. Altra novità del 2019, il ripristino con orario più ampio, dal lunedi al sabato dalle 8 alle 20, del posto di polizia presso l’ospedale Santo Stefano.
“E’ un presidio importante per scriminare all’origine, anche grazie ai referti ospedalieri, i casi più gravi di violenza di genere, anche alla luce della legge che ha introdotto il cosiddetto “codice rosso” – ha spiegato il questore Alessio Cesareo, il quale è intervenuto anche sulle manifestazioni del Si Cobas. “Abbiamo dovuto far fronte ad un’enorme distrazione di personale per assicurare il servizio d’ordine pubblico alle loro manifestazioni, che vengono svolte senza il preavviso all’autorità di pubblica sicurezza previsto dalla legge. Il diritto a manifestare è assicurato a tutti, ma nel rispetto delle norme vigenti”. Il questore si è espresso anche sulle multe, ventuno quelle già elevate, ai manifestanti dello scorso 16 ottobre di fronte alla tintoria Superlativa, fra cui due studentesse di scuole superiori. Le sanzioni amministrative, per importi da 1.000 a 4.000 euro, per “blocco stradale”, sono state notificate due mesi dopo i fatti con l’accusa di aver intralciato la circolazione alla rotatoria di Pratilia. Il questore ha spiegato che le sanzioni sono state fatte in base ad una norma del 1999 e non in base al decreto Salvini, che è intervenuto sulla materia per richiamare il blocco stradale come uno dei reati ostativi al rilascio del permesso di soggiorno. “Molti manifestanti non sono residenti nel luogo indicato, motivo per cui ci stanno tornando indietro le cartoline di notifica di diverse multe” ha aggiunto Cesareo.

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