“La Toscana rischia di essere divorata dalla mafia in silenzio”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Caponnetto, Salvatore Calleri, presentando l’attività della fondazione per il 2020. “Oggi – ha aggiunto – dobbiamo stare attenti a nigeriani e cinesi. Il triangolo Firenze, Prato, Osmannoro è per la mafia cinese quello che Corleone era per la mafia siciliana”.
In Toscana, ha aggiunto Calleri, “la mafia è presente in modo diverso rispetto ad altre regioni, la mafia moderna si evolve e qui si comporta in modo silenzioso”. “Andrebbero fatte verifiche sulle acquisizioni di locali, noi stimiamo che nel 60% dei casi ci sia il rischio di riciclaggio di denaro sporco – ha detto ancora -. Troppi pagano affitti enormi, hanno alte spese di gestione e non si capisce come fanno a restare aperti con questi costi, non solo a Firenze ma anche in altre zone turistiche” della regione.