18 Gennaio 2020

Marcia per la libertà, i manifestanti oltrepassano il “confine” di piazza San Marco stabilito dal Comitato per la sicurezza pubblica. Protesta sotto palazzo comunale FOTO


Al grido di “Prato Libera”, la Marcia per la libertà – indetta dai Sì Cobas – e che ha ricevuto l’adesione di altre realtà del monto politico e della società civile – sta sfilando per le vie del centro. Il gruppo, composto da circa un migliaio di manifestanti in arrivo da tutta Italia, è partito attorno alle 16.40 da piazza Stazione ed ha poi proseguito fino a piazza San Marco. Nonostante le disposizioni del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica avesso stabilito la piazza come “limite” massimo entro cui muoversi, i manifestanti stanno portando avanti la protesta per altre vie e strade della città, come auspicato dagli organizzatori. Il corteo ha passato Porta Frascati, ha aggirato il blocco della polizia tra via Frascati e piazza delle Carceri e, passando da via San Jacopo e piazza San Francesco, ha fatto tappa in piazza del Comune, proprio sotto palazzo comunale. Nei giorni scorsi c’era stato un lungo botta e risposta tra i Sì Cobas e il sindaco Biffoni, accusato dal sindacato di non aver preso posizione sulla vicenda. Parole che non erano piaciute al primo cittadino, che aveva risposto per le rime minacciando anche querele. 

La protesta è partita dopo le multe ricevute da alcuni operai della Tintoria Superlativa, che lo scorso 16 ottobre – durante un picchetto di fronte all’azienda – avevano causato il blocco del traffico. Le sanzioni, salate, sono il frutto dell’applicazione del Decreto Salvini: i manifestanti chiedono infatti l’abolizione del Decreto e soprattutto la cancellazione delle multe.

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uomolota
uomolota
4 anni fa

allora da adesso tutti possiamo manifestare fermando il traffico, tanto la multa non la fanno a nessuno o meglio la fanno e poi la tolgono…. come al solito 2 pesi e 2 misure

tatanka
tatanka
4 anni fa

Non vedo perchè possono fare la multa a chi ferma il traffico in nome di un decreto di un ministro il quale dovra’ andare sotto processo per reati piu’ gravi del mio.Se devo incorree nei rigori della legge pretendo che la legge che mi sanziona sia promulgata da una persona perbene, non pretendo la capacita’, ma la rettitudine morale si