7 Febbraio 2020

Coronavirus, l’Asl rassicura: “Situazione sotto controllo, niente allarmismi”. Nei prossimi giorni previsto il rientro di circa 500 cittadini dalla Cina


Una commissione per informare e rassicurare sul Coronavirus, anche in seguito al sospetto caso emerso ieri, poi rivelatosi negativo, della donna pratese di 59 anni che aveva soggiornato nello stesso hotel romano in cui si sono verificati due casi accertati di Coronavirus.
Alla seduta della commissione 5 hanno preso parte anche gli assessori all’istruzione Santi, all’immigrazione Mangani e alla sanità Biancalani, oltre al direttore del dipartimento prevenzione dell’Asl Toscana centro Berti e al direttore di malattie infettive del Santo Stefano Aquilini.
Berti ha fatto un resoconto della situazione globale della malattia, specificando che al momento in Italia si sono verificati solo 3 casi, che non si registrano decessi in Europa, dove il virus non sta circolando, e che a Prato la situazione per ora è sotto controllo.
“Non possiamo però escludere che le cose possano cambiare e quindi ci siamo preparati. Per questo abbiamo dato al Comune di Prato un documento tradotto in cinese con le indicazioni da seguire. Per esempio se si è stati in aree critiche e si accusano sintomi è necessario recarsi nei presidi sanitari” ha detto Berti.
Il Comune da parte sua tramite Wechat ha raggiunto almeno tremila utenze telefoniche cinesi diffondendo informazioni su come fare prevenzione e come comportarsi in caso di emergenza. Nei prossimi giorni sono attesi circa 500 rientri dalla Cina di cittadini che risiedono a Prato.
La commissione era stata richiesta dal consigliere della Lega Curcio, che ha proposto di stampare un volantino italo-cinese per informare i cittadini su come comportarsi e ha criticato il Comune proprio per la mancata informazione.
“Mi domando i motivi per cui gli italiani rientrati da Whuan nei giorni scorsi attualmente si trovino in regime di quarantena e i cittadini cinesi invece che rientreranno a Prato non debbano essere sottoposti a questa misura” ha dichiarato Curcio.

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Carlo
Carlo
4 anni fa

Io credo che ci si dovrebbe comportare come ha fatto il Governo con i concittadini riportati in Italia e posti in quarantena alla Cecchignola. Tale provvedimento è suggerito anche da illustri virologi italiani. Questo non vuol dire essere razzisti, ma prendere coscienza della gravità di una situazione, i cui sviluppi e le cui conseguenze non sono prevedibili.

Claudia
Claudia
4 anni fa

Tutti coloro che rientrano dalla Cina, cinesi italiani o di qualsiasi altra nazionalita’, direttamente o indirettamente, ovvero passando da altre rotte di volo, dovrebbero essere sottoposti all’obbligo di rimanere per i tempi necessari in isolamento da luoghi pubblici, sopratutto a tutela dei tanti bambini e adulti che lavorano in ambienti ad alto rischio, come scuole e presidi medici.
Se una amministrazione come quella di Prato ove risiede una delle maggiori comunita’ cinesi non ci ha pensato, beh vuol dire proprio che siamo messi male…