4 Febbraio 2020

Gara del Tpl, il Consorzio Mobit incalza: “Il contenzioso non è ancora chiuso”. E alla Regione propone il subentro ordinato del nuovo gestore


Non trasferimento di asset dai vecchi gestori al nuovo, ma cessione di rami d’azienda, per avere “un subentro ordinato senza contraccolpi per i cittadini”, e dare “una garanzia effettiva per tutto l’attuale personale delle aziende”: questa la proposta avanzata alla Regione Toscana da Mobit, secondo cui il contenzioso in sede amministrativa relativo alla gara regionale del Tpl non è ancora chiuso. Per questo secondo Mobit la Regione dovrebbe attenderne la conclusione.

“Il 26 febbraio ci sarà l’udienza al Tar Toscana a seguito del ricorso di Mobit che ha chiesto l’esclusione dell’offerta di Autolinee Toscane perché, fra l’altro, incorre nella stessa ragione di esclusione, l’insostenibilità finanziaria, che aveva portato lo stesso Tar Toscana ad escluderla nel 2016”, affermano Giuseppe Gori e Andrea Zavanella, presidenti di Mobit e One.

I rappresentanti delle aziende pubbliche che oggi gestiscono il servizio di Tpl in Toscana esprimono riserve anche sull’offerta di Autolinee Toscana (gruppo Ratp) per i loro asset. “Per ora è iniziata solo la guerra sugli immobili – ha detto Zavanella – e siamo già a contare una differenza di 30 milioni in meno che l’azienda francese vuole pagare per gli immobili, che sono in gran parte immobili dei cittadini della Toscana, che sono tramite i Comuni soci delle nostre aziende: i Comuni devono battere un colpo perché quei soldi sono soldi loro”.

LE REAZIONI

“Abbiamo due priorita’ in questa fase, garantire la qualita’ del trasporto pubblico locale in continuita’ e tutelare il personale. È auspicabile non disperdere il know how maturato fino ad oggi. Per queste ragioni credo che la proposta avanzata da One sia un percorso condivisibile”. Lo afferma, in una nota, il presidente del Consiglio regionale e candidato a governatore della Toscana, Eugenio Giani, in merito alla proposta avanzata da Mobit e One Scarl di procedere, al termine del contenzioso giudiziario, al passaggio al nuovo soggetto con una cessione delle aziende o di rami di aziende ed eventuali forme di collaborazione fra societa’, in modo da non disperdere il patrimonio costruito negli anni sul fronte del trasporto pubblico locale su gomma.

Sulla questione interviene anche il sindaco di Prato, Matteo Biffoni. “E’ fondamentale evitare confusione in questo momento cruciale e gestire il passaggio di qualsiasi linea (qualunque sia l’aggiudicatario definitivo) in modo da garantire continuità per il servizio ai cittadini e per il personale” afferma Biffoni. “Qualunque proposta, ogni richiesta che vada in questa direzione deve essere presa in considerazione, perché garantire in ogni fase la qualità del trasporto pubblico locale è fondamentale per le nostre comunità, essendo un servizio altamente sensibile. Credo sia utile e di buon senso dunque trovare le modalità più lineari possibile per la gestione di questa fase” conclude il sindaco.

Anche i consiglieri regionali del Pd, Nicola Ciolini e Ilaria Bugetti, commentano la vicenda. “Pensando agli interessi dei cittadini ritengo sia opportuno prendere in seria considerazione la proposta avanzata da One e Mobit – afferma Ciolini -. Mi auguro che le aziende che hanno partecipato al bando di gara per il trasporto pubblico regionale trovino un modo per condividere il percorso da mettere in atto, nelle forme che riterranno più opportune. Questo soprattutto per far sì che non ci siano ripercussioni sui passeggeri e si possa riprendere il più velocemente possibile il piano di investimenti già previsto dalla gara per il trasporto pubblico regionale. L’ottica complessiva deve essere quella di non disperdere le competenze e le esperienze maturate negli anni e migliorare il servizio offerto nei singoli territori”.

“Credo che la parola d’ordine sia buonsenso – spiega Bugetti -. Intendo dire che, di là dalle battaglie giudiziarie, i ricorsi che ovviamente sono sempre legittimi tanto più in una gara importante come questa, la prima in tutta Europa, ritengo che sia compito della politica quello di dimostrare buonsenso. Mi riferisco al fatto aziende fortemente radicate sul territorio come CAP, che negli anni hanno dimostrato di avere bilanci solidi, di mettersi a disposizione dei territori e delle comunità, dei servizi che vengono posti in essere dalle amministrazioni comunali, si debba averne un occhio di riguardo e provare a costruire, insieme anche a Ratp, una forma che ne preveda il coinvolgimento. Credo che questo sia utile a tutti, loro compresi, perché lavorare insieme, costruendo accordi e spazi di collaborazione in questo grande quadro del trasporto pubblico locale, probabilmente sarebbero tutti i cittadini a trarne vantaggio. Per questo sarei d’accordo a spostare alla fine dell’anno scolastico l’affidamento del servizio. Semplicemente perché penso ad esempio ai servizi scolastici, cosicché da non far subire interruzioni proprio su quei servizi che sono basilari. Chi ha svolto il compito di amministratore locale come me sa bene quanto sia importante non creare interruzioni per questo genere di servizi. Ma penso anche al tema dell’ecologia, ai bus elettrici, alle esperienze che ci sono in questo campo e che se fossi dall’altra parte – conclude – sarei la prima a voler essere affiancata su questo e altri fronti perché solo cosi tutti possono trarne vantaggio”.

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