Peretola, i sindaci della piana vittoriosi al Consiglio di Stato: “Un nuovo progetto di mobilità e di sviluppo sostenibile”


Dopo la bocciatura della nuova pista dell’aeroporto di Peretola, arrivata ieri con la sentenza del Consiglio di Stato che conferma in pieno e addirittura va oltre anche alla sentenza del Tar della Toscana del maggio scorso, adesso si riparta verso un nuovo progetto di mobilità moderna e sostenibile della Piana fiorentina, che risponda ai reali bisogni del territorio. Lo chiedono i sindaci dei sei Comuni di Prato, Poggio a Caiano, Carmignano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Calenzano che avevano presentato ricorso contro il decreto di Via (Valutazione di Impatto Ambientale).
Nell’incontrare la stampa questa mattina nella sede della Provincia di Prato, i sei primi cittadini hanno espresso la loro soddisfazione per la sentenza del Consiglio di Stato che di fatto blocca il progetto di realizzazione della nuova pista dell’aeroporto di Peretola, che avrebbe avuto un “impatto disastroso su tutta l’area della Piana, soffocandone definitivamente lo sviluppo”.

“Oggi è il giorno in cui ripartiamo da zero – affermano congiuntamente Francesco Puggelli, Matteo Biffoni, Edoardo Prestanti, Lorenzo Falchi, Emiliano Fossi e Riccardo Prestini – e, tutti insieme, con unità di intenti, passiamo concretamente alla progettazione del Parco della Piana e delle opere che portino dei veri benefici a tutta la Piana, infrastrutture moderne, rispettose dell’ambiente, sostenibili e che finalmente risolvano e rispondano ai problemi che i cittadini quotidianamente sono costretti a sostenere nei loro spostamenti”.

Una sentenza, quella del Consiglio di Stato, giunta nella giornata di ieri, che ribadisce le posizioni da sempre sostenute dai sei sindaci, nel merito e anche nel metodo. Nel merito perché conferma ciò che il Tar aveva già accolto pochi mesi fa, e cioè il ricorso contro la Via e le 70 prescrizioni in essa contenute e la mancanza di adeguate soluzioni progettuali alle numerosissime criticità ambientali, ma anche nel metodo, perché affossa definitivamente anche un iter procedurale, quello adottato da chi avrebbe voluto un’opera ambientalmente insostenibile, che non ha rispettato correttamente i passaggi necessari che la legge prevede per infrastrutture di tale portata”.

Un passaggio della sentenza (par.17) infatti, chiarisce come le criticità non riguardino solo la Via, ma anche la Vas (Valutazione Ambientale Strategica): “Tale, contraddittorio ed illogico esito della VIA ha poi contribuito anche l’assenza a monte di un valido procedimento di VAS” e che l’assenza di una corretta formulazione di una valutazione strategica in fase istruttoria, denoti la mancanza di un coerente quadro programmatico.

Da questo ne consegue che tutto il progetto della nuova pista dell’aeroporto di Peretola, non sostenuto né da una valutazione di impatto ambientale, né da una precedente valutazione strategica è da considerarsi ormai definitivamente decaduto e ne discende che gli elementi di sostenibilità ambientale che devono essere tenuti in considerazione non possono che andare verso la soluzione da sempre prospettata dai sei sindaci.

Altro punto focale della sentenza del consiglio di Stato è quello che respinge l’attuale composizione dell’Osservatorio Ambientale, rappresentato solamente da Enac e da Toscana Aeroporti, soggetto gestore dell’aeroporto, e da cui erano stati esclusi i Comuni, tra cui due siti Unesco, impedendo alle amministrazioni di presentare i loro rilievi al progetto.

“No dunque a un progetto inadeguato, si e da subito al lavoro, per una soluzione che dica sì a infrastrutture moderne, sì al parco agricolo della Piana e sì a ciò che davvero serve ai cittadini” affermano i sindaci.

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