16 Marzo 2020

Appello della Cisl alle amministrazioni pubbliche: “Garantire il lavoro da casa a tutti i dipendenti”


“Lo smart working non deve essere chiesto dai dipendenti, ma è l’amministrazione che deve disporre per tutti i lavoratori e le lavoratrici, a prescindere dall’inquadramento e dalla mansione, lo svolgimento del lavoro ordinario in forma agile”. A chiederlo in un appello agli amministratori pubblici della provincia pratese (Comuni, Provincia e Camera di Commercio di Prato) è Enrica Cappelli delegata Cisl-Fp Enti Locali, che ribadisce come sia “assolutamente necessario garantire l’osservanza di quanto disposto dal decreto del consiglio dei ministri che prevede in maniera inequivocabile che le pubbliche amministrazioni assicurino lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente.”
“Dobbiamo evitare gli spostamenti” dice Cappelli. “Oggi non è necessario avere adsl o pc, le attività possono anche essere svolte per telefono. Con uno smartphone si può accedere alle mail di lavoro e i telefoni dell’ufficio possono essere deviati a casa o sul cellulare. Attraverso le telecomunicazioni la pubblica amministrazione sarà più vicina che mai ai cittadini. Quanto previsto dal DPCM non è un diritto, è un obbligo del datore di lavoro e del lavoratore”.
“Per quanto riguarda poi i servizi essenziali e le attività indifferibili – prosegue Cappelli – le pubbliche amministrazioni devono obbligatoriamente rispettare quanto prescritto in tema di salute e sicurezza sul lavoro e garantire la fornitura dei dispositivi di protezione individuali per tutelare i lavoratori dal rischio biologico. Ad oggi, purtroppo, si registra la mancanza di mascherine, igienizzanti, guanti, schermi anche in plexiglass divisori, pulizie approfondite negli uffici, negli autoveicoli, negli spogliatoi. I dipendenti assegnati ai servizi essenziali degli enti locali, dall’inizio dell’emergenza, non hanno mai fatto un passo indietro e sono stati sempre in prima linea per la prossimità al cittadino. Pertanto è necessario che si provveda a far lavorare in sicurezza le persone a questo dedicati”.

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cristina
cristina
4 anni fa

Giusto, la cosa migliore da fare è lavorare da casa!