15 Marzo 2020

Cgil e Cisl chiedono tutele per i lavoratori della sanità: “Mancano i dispositivi di protezione individuale”


“Mettete le lavoratrici e i lavoratori in condizione di sicurezza”.
Questo è quanto CGIL e CISL che operano all’interno del sistema sanitario delle province di Firenze, Prato e Pistoia chiedono a gran voce.
“La situazione nei nostri ospedali rischia a breve di non essere più gestibile, dall’inizio dell’emergenza Coronavirus stiamo ricevendo quotidianamente centinaia di telefonate da parte dei lavoratori preoccupati per la situazione, soprattutto a causa della forte carenza dei dispositivi di protezione individuale – scrivono i sindacati – Al personale è stato distribuito materiale in quantità non ancora sufficiente, con l’indicazione di farselo durare il più possibile. In queste ultime ore abbiamo appreso che circolano tra i lavoratori delle fake news che insisterebbero sul riciclo, previo lavaggio, delle mascherine monouso.
Come organizzazioni sindacali confederali, chiediamo di aumentare, nel più breve tempo possibile, le forniture dei dispositivi protezione individuali, consegnandoli a partire dagli operatori che lavorano in costante esposizione di rischio.
Riteniamo che a questo punto non rimanga altro – proseguono le due organizzazioni sindacali- che applicare lo smart working ai lavoratori amministrativi, l’applicazione di paratie agli operatori di front office e la chiusura, almeno fino all’arrivo di idonei e sufficienti DPI, di tutti quei servizi non essenziali all’interno dei presidi ambulatoriali e territoriali di cui non si ravvede la necessità di apertura per affrontare l’emergenza COVID-19, consentendo in questo modo la fornitura di sufficiente materiale ai servizi più a rischio”.

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