Conte annuncia una nuova “stretta”: chiuse le attività non strettamente necessarie”


Il premier Giuseppe Conte ha annunciato una nuova fase di questa emergenza sanitaria che sta colpendo l’Italia e il mondo. Da questa sera verrà chiusa ogni attività produttiva che non sia necessaria a garantire beni essenziali.

La decisione è stata presa al termine di un lungo incontro con le parti sociali, con le quali il Governo ha stabilito quali produzioni debbano fermarsi per cercare di limitare il più possibile il contagio da Covid-19.

Rimarranno dunque aperti i supermercati – per i quali Conte ha assicurato che non ci sarà alcuna restrizione sui giorni e gli orari di apertura, “le code non sono giustificate”, ha detto – i negozi di generi di prima necessità, le farmacie e le parafarmacie. Così come non si fermano i servizi bancari, postali e assicurativi. Vengono garantiti i trasporti pubblici e tutte quelle attività connesse alla produzione dei beni essenziali.

La richiesta di Conte ai lavoratori è quella di svolgere la propria occupazione in modalità smartworking. “Rallentiamo senza fermarci – ha osservato il Primo Ministro – e ci predisponiamo ad affrontare la fase più difficile del contagio per contenere la diffusione dell’epidemia”. Poi ha affermato: “Lo Stato c’è, lo Stato è qui. La nostra comunità deve stringersi come una catena per proteggere il bene più prezioso: la vita. Uniti ce la faremo”.

Questo pomeriggio con una lettera indirizzata a Conte e al presidente della Regione Rossi i sindaci dei Comuni capoluogo della Toscana avevano proprio chiesto questa nuova stretta, definita “necessaria”.

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Luca
Luca
4 anni fa

Ma dal 3 aprile potremo un poco riuscire oppure vogliamo continuare

Monica
Monica
4 anni fa

Anche i tabaccai e edicole chiuse?