3 Marzo 2020

Coronavirus, primo caso su una donna fiorentina di passaggio in città. Non è grave


È in attesa di convalida da parte dell’Istituto Superiore di Sanità un caso di tampone positivo al Coronavirus a Prato. Si tratta di una donna di 43 anni  che – come ha annunciato il sindaco Matteo Biffoni sulla propria pagina Facebook intorno alle 7,30 –  abita a Firenze; dopo aver trascorso alcuni giorni in Lombardia, in particolare a Bergamo, è tornata nel capoluogo. La donna, insospettita da alcuni sintomi, si è recata insieme alla madre (anche lei residente a Firenze) all’Ospedale Santo Stefano, dove è stata messa in isolamento subito dopo aver eseguito il tampone, risultato poi positivo. Un comportamento, quello della donna, che non ha tenuto conto delle indicazioni dell’Asl, che invita a non recarsi direttamente al pronto soccorso nei casi in cui si sospetta di essere stati contagiati. Da quanto si apprende, comunque, la donna non sarebbe passata dalla sala d’attesa del pronto soccorso, bensì avrebbe seguito un apposito percorso disposto dai sanitari. Le sue condizioni generali di salute sono definite buone. Dalla Regione Toscana fanno sapere che la donna non ha più la febbre e che sarà dimessa in isolamento domiciliare.

Secondo la versione fornita dalla stessa paziente sul suo profilo Facebook, dopo aver accusato i primi sintomi, avrebbe chiamato i numeri dedicati messi a disposizione dalla Regione Toscana, ma, avendo dichiarato di non provenire né dalla Cina né da Codogno, non le sarebbe stato effettuato il tampone. Per questo avrebbe deciso di recarsi in ospedale. La donna sta offrendo continui aggiornamenti dai propri social, corredati di foto del reparto di malattie infettive in cui è ricoverata. I post le stanno provocando contro una serie di polemiche da parte di utenti della Rete che la stanno criticando per la sua “leggerezza”. Più persone le hanno fatto notare attraverso i commenti che nella sua condizione, con sintomi para-influenzali e provenendo da zone di rischio del contagio, non avrebbe dovuto recarsi fisicamente al pronto soccorso, come invece ha fatto. La donna ha loro risposto riportando la versione di cui sopra.
Adesso si sta ricostruendo i quadro epidemiologico della paziente per accertare con precisione ogni suo spostamento e contatto. Con questo salgono a 14 i casi in Toscana, di cui cinque validati dall’Iss, gli altri in attesa.

Notizia in aggiornamento

 

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