19 Marzo 2020

Coronavirus, quarantena in hotel. Mangani: “Iniziativa della Regione ben diversa rispetto alle proposte avanzate da qualche imprenditore cinese”


La decisione della Regione di sistemare negli alberghi le persone e il personale medico risultati positivi al virus, ma asintomatici, è “una soluzione simile a quella prevista anche dal Decreto Legge Cura Italia di poche ore fa, decreto che prevede la requisizione e l’indennità di requisizione. Ma è una strada ben diversa dalla proposta letta sui giornali e avanzata un mese fa da alcuni rappresentanti della comunità cinese”. A sottolinearlo è l’assessore alla Cittadinanza Simone Mangani. “Qui non si tratta di mettere per 15 giorni in una stanza persone rientrate dall’estero senza alcun controllo, qui si tratta di dare un servizio a quei cittadini, di qualsiasi nazionalità essi siano, cittadini che abitano con i familiari e non hanno possibilità di fare una quarantena obbligatoria in condizioni di sicurezza rispetto al resto dei componenti della famiglia che dividono la stessa abitazione. Il tutto su indicazione e sotto stretto controllo della Asl” aggiunge Mangani.

La Regione pagherà i posti letto e metterà a disposizione spazi negli alberghi per chi non ha la possibilità di fare la quarantena presso il proprio domicilio. Le persone in quarantena saranno seguite dal personale medico sanitario, le Asl forniranno coperte, lenzuola ed asciugamani. Ugualmente sarà la Asl a garantire a proprie spese agli ospiti carta igienica, bagno schiuma e shampoo, colazione, pranzo e cena perché non dovranno essere utilizzati spazi comuni.

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