17 Marzo 2020

Coronavirus, Rossi: “Screening di massa in Toscana. Si comincia con i medici, acquistati 500 mila test del sangue”


La Toscana darà avvio a uno screening di massa per l’emergenza Coronavirus e acquisterà 500mila test seriologici, ovvero del sangue. Lo ha annunciato il governatore Enrico Rossi in un videomessaggio su facebook. “Pensiamo che lo screening di massa darà risultati importanti – ha detto -. E’ nostro interesse tutelare per primi medici, infermieri e sanitari. Gli altri test saranno a disposizione su richiesta dei medici di famiglia e pediatri e saranno fatti da delle unità speciali ogni 30mila abitanti”.
“Quando arriveranno i test seriologici effettueremo analisi sui 60 mila dipendenti della sanità toscana e poi su quella privata – ha spiegato Rossi – gli altri 400mila test saranno per i territori e i tamponi con prelievo del sangue saranno svolti da unità speciali. Ce ne sarà una per ogni distretto di 30mila persone e svolgeranno i test su disposizione dei medici di famiglia o dei pediatri. Chi risulterà positivo sarà posto in quarantena”.
Rossi ha sottolineato che “noi siamo stati la prima regione che ha deciso tamponi per tutti coloro, asintomatici, che si recano in ospedale. Dall’inizio dell’emergenza abbiamo aggiunto ai tre laboratori autorizzati, con mia ordinanza, altri 5 microlaboratori autorizzati per i test, tra cui un privato convenzionato. Nei prossimi giorni arriveremo a una potenzialità di 3500 tamponi al giorno”.
Quanto ai posti letto di terapia intensiva, il governatore Rossi ha affermato: “Oggi abbiamo inviato alla protezione civile il nostro piano per 280 nuovi posti letto di terapia intensiva in Toscana per un costo complessivo di soltanto 16 milioni di euro. Il nostro progetto è molto piaciuto a livello nazionale e spero che siano accolte al più presto le nostre richieste per fornirci monitor e ventilatori, i letti li abbiamo, così che potremo attrezzare in maniera definitiva questi posti. Questi nuovi posti – ha aggiunto Rossi – saranno disponibili per  la popolazione toscana, per un principio di prossimità, ma siamo  parte del servizio nazionale e quindi potremmo dare  disponibilità agli altri di bisogno”.

 

Mascherine  – Al netto delle mascherine fornite dalla Protezione civile nazionale,  martedì 17 marzo, negli ospedali della Toscana sono state distribuite 47 mila mascherine chirurgiche;  mercoledì 18 marzo saranno distribute 20mila mascherine ai medici di famiglia, oltre a altre 50mila mascherine negli ospedali; a questo si aggiungono 5000 tute per fare sopralluoghi, 11mila camici e 6000 mascherine FSP2)

A regime la Toscana riuscirà a produrre entro venerdì 100mila mascherine chirurgiche e per martedì prossimo 150mila.

“Molti imprenditori- ha specificato Rossi -, e li ringrazio, si sono messi a produrre mascherine oltre a camici, tute, gel, facendo della Toscana l’unica regione in cui esiste l’autopruduzione di questi presidi”.

Il dettaglio dei posti di terapia intensiva  – Come detto saranno approntati 280 nuovi posti letto recuperati nelle vecchie strutture per un costo complessivo di 16 milioni di euro.

Negli ultimi 15 anni la Toscana ha visto un aumento del 30% circa delle terapie intensive che sono passate da 347 a 447. Con il fermo dell’attività programmata negli ospedali, tolta l’emergenza, e la attività tempo-dipendente come l’oncologia, dei 447 posti totali potranno rendersi disponibili oltre 250 posti da riservare a coronavirus. Altri posti si potranno ottenere dalle tante sale chirurgiche della Toscana: ci sono 300 sale operatorie dove è possibile ricavare 200 posti di terapia intensiva.

Inoltre, grazie a un accordo con la sanità privata saranno disponibili altri 15 posti letto di terapia intensiva.

I 280 nuovi posti per la terapia intensiva, previo arrivo di ventilatori polmonari e monitor, saranno ricavati dai vecchi ospedali dismessi o parzialmente dismessi oppure riflettendo su come i nuovi ospedali possano convertirsi rapidamente con posti di terapia intensiva.

Nello specifico:

– Asl Toscana Nord Ovest ricaverà 72 posti letto di terapia intensiva nel vecchio ospedale di Lucca, nell’ospedale di Carrara usato come poliambulatorio adesso, si potranno ricavare 10 posti al Pronto soccorso ma, se c’è bisogno, se ne potranno trovate altri 14, infine nel vecchio presidio dell’ospedale di Massa altri 37 posti; l’azienda ospedaliera di Pisa fornirà altri 22 posti letto nel vecchio Pronto soccorso del Santa Chiara.

– Asl Toscana Centro ricaverà 12 posti a Santa Maria Nuova grazie ai recenti ammodernamenti; 6 a Ponte a Niccheri, 14 al vecchio IOT ; 6 al nuovo ospedale di Prato e 6 nel nuovo ospedale di Pistoia per un totale di 44 posti letto complessivi.

– Asl Toscana Sud Est ricaverà 8 posti all’ospedale di Grosseto con 8 posti letto a ospedale e 24 all’ospedale di Arezzo per un totale di 32 posti letto a cui si aggiungono i 25 posti letto dell’Azienda ospedaliera di Siena che sono stati recentemente ricavati accelerando gli investimenti;

– Careggi infine trasforma un intero padiglione dotandosi di 34 posti letto.

“La migliore situazione in cui ci vogliamo trovare – ha detto Rossi – è che a nessuno, qualora il fenomeno dovesse diffondersi, vengano negate le cure, che non ci si debba trovare in quella drammatica situazione per la quale una persona non viene curata in modo appropriato. Tutti nel Sistema sanitario nazionale hanno il diritto di essere curati bene e al meglio. Con questa dotazione noi pensiamo di metterci nella condizione di poter affrontare il picco di questa brutta infezione”.

Solidarietà  – Da più parti arriva un moto di solidarietà per fare donazioni. Ringraziando tutti il presidente fa un appello all’organizzazione che dovrà essere centrale. Per chi volesse fare una donazione,   è possibile effettuare un bonifico bancario intestato a  ESTAR,
IBAN:  IT89Z0503402801000000005970, causale: emergenza Covid-19.

Per informazioni il numero telefonico da chiamare è: 3669395077.

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