Un numero verde a disposizione dei cittadini per informazioni di pubblica utilità: dalle aperture dei supermercati agli orari di mezzi pubblici e farmacie, fino agli indirizzi e recapiti per chi cerca un supporto di carattere sociale. E’ il nuovo servizio messo in campo dalla Prefettura di Prato, in collaborazione con la Diocesi pratese e il Nucleo provinciale di volontariato dell’Associazione Nazionale Carabinieri, per rispondere alle esigenze della popolazione in questa fase di delicata emergenza legata alla diffusione del Coronavirus. Si tratta di uno strumento utile, che si affianca ai servizi già predisposti dalle amministrazioni locali, e che cerca di alleggerire il flusso di telefonate indirizzate dalla popolazione al centralino della Prefettura, ormai impegnata h 24 per assicurare con tempestività gli adempimenti previsti dai Decreti governativi.
La linea diretta, 800.800.456, sarà attiva da lunedì 30 marzo e resterà disponibile, per tutto l’arco dell’emergenza, 7 giorni su 7, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17. A rispondere al numero saranno 8 operatori, tutti volontari, divisi per turni: 4 persone dell’oratorio di Sant’Anna e 4 operatori dell’Associazione nazionale Carabinieri. I volontari opereranno da remoto, in due sedi distinte, pronti a fornire informazioni utili e a offrire ascolto.
“Ogni giorno il nostro centralino riceve innumerevoli telefonate da parte dei cittadini che chiedono informazioni relativamente alle disposizioni sulle misure di contenimento del COVID-19 emanate dal Governo – spiega il prefetto Rosalba Scialla -. Si tratta spesso anche di richieste di carattere sociale, e per non tralasciare nessuna istanza è nata l’idea di chiedere il coinvolgimento della Diocesi e dell’Associazione nazionale Carabinieri per avere un valido e qualificato supporto. Al Vescovo Nerbini e a tutti i volontari per questo prezioso aiuto, in momento così difficile per il nostro territorio, va il mio personale ringraziamento”.
Il servizio fungerà da raccordo informativo. Offrirà inoltre un re-indirizzamento ai numeri già attivi sul territorio ma non avrà invece, in alcun modo, compiti diretti di tipo socio-sanitario.
Il numero è pensato per raggiungere tutta la cittadinanza, soprattutto le persone che non dispongono, per età o possibilità economiche, di computer, cellulari e Internet.
