11 Marzo 2020

Emergenza Coronavirus, Confartigianato chiede il rinvio di tutte le scadenze fiscali e contributive a carico delle imprese


Chiede garanzie immediate per la salvaguardia delle piccole e medie imprese Confartigianato Imprese Prato. Una richiesta che viene rivolta al Governo dagli stessi artigiani, in ogni settore, perché non c’è ambito di esercizio che non sia toccato dalle misure estreme messe in campo dall’ultimo decreto del Consiglio dei ministri per il contenimento dell’epidemia di Covid-19. “Bene le misure del decreto: l’emergenza sanitaria è la priorità – ha dichiarato Luca Giusti, presidente di Confartigianato Imprese Prato -, ma tutto questo deve essere accompagnato da un piano economico di salvaguardia, anche per le microimprese. Non ci sono aziende di serie A e di serie B: la cassa integrazione in deroga non può essere pensata solo per le imprese da 5 a 15 dipendenti, perchè il 90% delle imprese italiane ha meno di 5 dipendenti”.

In questi giorni molti esercizi, anche associati a Confartigianato Prato, hanno deciso di chiudere, nonostante il decreto non lo prescriva. Per alcuni un atto di responsabilità e senso civico, per limitare gli spostamenti delle persone e, quindi, la diffusione del virus; per altri, una necessità, visto che le uscite sono limitate alle “comprovate esigenze di lavoro o di salute” e non ci sono, quindi clienti, soprattutto negli esercizi che erogano servizi. Resta il problema dell’inquadramento del riposo forzato dei dipendenti. Per gli artigiani esiste già, a livello regionale, il fondo mutualistico dell’FSBA (Fondo Solidarietà Bilateralità Artigiana) per l’integrazione salariale in casi di sospensione dell’attività, ma Confartigianato chiede un intervento importante dello Stato per la cassa integrazione in deroga per tutti. “Chiediamo anche il rinvio di tutte le scadenze fiscali e contributive a carico delle imprese – ha affermato Marco Pieragnoli, segretario generale di Confartigianato Imprese Prato -. Per esempio, lunedì prossimo c’è la scadenza dell’Iva. Il decreto è stato emanato due giorni fa e le aziende non hanno ancora avuto notizie riguardo a questa prima scadenza”.

Confartigianato ha messo a disposizione delle imprese un numero verde per chiarire qualsiasi dubbio inerente le nuove disposizioni del decreto del consiglio dei ministri: si tratta del numero regionale 800 951 118, che è possibile chiamare dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 17. Digitando il tasto numero 8, si sarà messi in contatto direttamente con Confartigianato Prato. Si ricorda che gli uffici dell’associazione di viale Montegrappa rimarranno aperti e operativi, ma è obbligatorio prenotare un appuntamento.

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