27 Marzo 2020

Emergenza Coronavirus, ogni settimana aiutate 250 persone senza rete familiare. Potenziati i servizi di accoglienza per i senza fissa dimora


La mancanza di reti familiari o sociali, la solitudine che nell’emergenza diventa bisogno di assistenza. E’ questo il quadro emerso con l’attivazione del numero verde a disposizione di chi è anziano, disabile o invalido e ha la necessità di un aiuto per fare la spesa o acquistare medicinali.

Un servizio attivato dal Comune di Prato in collaborazione con la Società della salute grazie a un finanziamento regionale: il  numero verde 800 301650 è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 14, e nel corso dei giorni aumentano le richieste di aiuto, arrivate a circa 50 al giorno. Di queste solo il 10% riguarda persone già in carico o che potranno attivare un percorso con i servizi sociali per difficoltà economiche, mentre negli altri casi si tratta di persone che fuori dall’emergenza sono autonome da ogni punto di vista ma sole perché magari hanno familiari residenti in altre città. Il servizio viene effettuato grazie a 14 associazioni di volontariato di Prato. Il servizio viene effettuato anche negli altri Comuni della provincia, ciascuno con un proprio numero e una propria modalità, per un totale di 36 associazioni di volontariato del territorio provinciale coinvolte, alle quali vengono rimborsate le spese di trasporto. Per le persone in fascia economica debole, talvolta a causa della perdita del lavoro in questo momento di emergenza, sono previsti buoni spesa acquistati grazie al Comitato Pro emergenze della protezione civile, quando non si tratta di persone già seguite dai servizi sociali e in possesso delle tessere Caritas.

“Prato non lascia indietro nessuno, la nostra è una comunità e come tale deve andare avanti, unita e coesa, soprattutto in questo momento di emergenza – sottolinea il sindaco Matteo Biffoni -. Da subito ci siamo attivati per sostenere le fasce più fragili, da un punto di vista economico ma soprattutto sociale, per avviare un percorso di aiuto e collaborazione a chi non ha una rete familiare. Il numero verde messo a disposizione sta funzionando, ma questa è l’occasione per rivedere l’intera struttura sociale: aiutare i vicini di casa, fare la spesa per un anziano del proprio condominio, fare una telefonata alla persona che sappiamo vivere da sola sono gesti importanti che permettono di valorizzare quella rete di relazioni che spesso nella quotidianità si è sfilacciata”. Il servizio attivato in occasione dell’emergenza Coronavirus troverà sviluppi anche successivamente: “Adesso ci sono risorse straordinarie arrivate dalla Regione che ci permettono di sostenere il servizio con le associazioni di volontariato, ma sicuremente è un’esperienza che dovrà avere un seguito per i periodo dell’anno più delicati come nei picchi di caldo dell’estate quando soprattutto gli anziani soli sono più fragili”.

In queste settimane è stata potenziata anche la rete di sostegno per le persone senza fisse dimora. Sono 32 quelle già seguite giornalmente dai servizi, ma con il consolidamento dei centri si stanno aumentando sia i posti letto sia l’accoglienza diurna. A oggi ci sono 15 posti presso il dormitorio La Pira, 6 nella palazzina ex Anci in via Roma, utilizzata in genere per l’emergenza freddo, e altri 6 posti in via di attivazione sempre presso l’ex Anci. Inoltre da ieri è partita l’accoglienza sia notturna sia diurna presso il centro di Viale Borgovalsugana dove su indicazione degli operatori di strada sono già state accolte 11 persone. Agli ospiti viene data la possibilità di fare una doccia, un monitoraggio dello stato di salute con misurazione della febbre e la consegna dei dispositivi (mascherine e gel lavamani).

Sul territorio restano ancora persone che non si rivolgono ai centri ma che vengono raggiunti, soprattutto in orario serale e notturno, dagli operatori di strada che in collaborazione con la San Vincenzo, la La Pira e la Caritas offrono pasti caldi o buoni spesa e si accertano delle condizioni di salute delle persone più fragili. “I servizi sociali e tutto il mondo connesso sta facendo il massimo per non lasciare solo nessuno. In questa emergenza sanitaria lè fondamentale aiutare chi vive nella marginalità e aiutare tutti coloro che sono in difficoltà. Prato lavora in modo coeso, la solidarietà è un pilastro della nostra città”.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments