12 Marzo 2020

Fatture false da Prato a Verona: sequestrati beni per 800 mila euro, arrestato imprenditore


Ancora una società pratese al centro di una frode al fisco mediante emissione di fatture per operazioni inesistenti. Si tratta di una ditta operante nel commercio all’ingrosso di articoli tessili, che assieme ad un’altra società livornese dello stesso comparto, si era prestata a favorire un imprenditore che vende articoli in pelle a Bussolengo, in provincia di Verona. A quest’ultimo, la guardia di Finanza di Peschiera del Garda contesta un’evasione di imposte per circa 800 mila euro. L’uomo è finito agli arresti domiciliari e ha subito il sequestro preventivo di beni mobili e immobili per il corrispettivo evaso: 800 mila euro, per lo più in titoli azionari.  

A fronte di un volume d’affari di oltre 2 milioni di euro, le fiamme gialle hanno contestato un giro di fatture per operazioni inesistenti superiore a 1,4 milioni. 

Il meccanismo fraudolento prevedeva che le fatture false fossero riferite a dei costi fittizi per l’esecuzione di controlli sulla qualità delle merci, da parte delle società di Prato e Livorno; controlli che in realtà non sono mai avvenuti. 

Per avvalorare i lavori, gli imprenditori coinvolti avevano prodotto reciprocamente varia corrispondenza, simulando contestazioni relative all’esecuzione delle prestazioni, poi risultate fittizie. 

I documenti contabili falsi hanno consentito alla società veronese di azzerare l’utile d’esercizio, evadendo imposte , come detto, per circa 800 mila euro. 

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