30 Marzo 2020

Il Consiglio di Stato dopo l’aeroporto di Peretola boccia anche l’inceneritore di Case Passerini. “Il ricorso di QThermo è inammissibile”


Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato da QThermo che chiedeva di revocare la sentenza degli stessi giudici amministrativi che aveva annullato l’autorizzazione alla costruzione dell’inceneritore di Case Passerini. La sentenza è stata pubblicata nella mattinata di oggi, lunedì 30 marzo, e come detto il ricorso è stato respinto.
Questa è solo l’ultima puntata di una vicenda iniziata nel mese di maggio del 2018, quando il Consiglio di Stato aveva confermato la sentenza di annullamento dell’autorizzazione per la realizzazione dell’inceneritore pronunciata in precedenza dal Tar, ravvisando, tra gli altri elementi di criticità, la mancata realizzazione dei boschi della Piana quale opera di mitigazione dell’impatto ambientale. Secondo QThermo nella sentenza che aveva di fatto bocciato l’inceneritore, i giudici non avrebbero tenuto conto dei boschi previsti dal masterplan del nuovo aeroporto di Firenze (nel frattempo anch’esso bocciato dal Consiglio di Stato) grazie ai quali sarebbe stata compensata la mancata realizzazione dei boschi della Piana. Da qui la richiesta di revoca della sentenza, oggi però respinta. I giudizi amministrativi hanno accolto le posizioni espresse dal Comune di Sesto Fiorentino, ritenendo inammissibile il ricorso, respingendo la richiesta di QThermo. I giudici inoltre hanno ricordato come la questione sollevata dalla società fosse stata attentamente valutata e ritenuta ininfluente poiché si trattava di due progetti diversi con tempi di realizzazione differenti.

“Siamo impegnati a fronteggiare una situazione difficilissima, ma da questa ennesima vittoria arriva un’altra conferma della giustezza delle nostre posizioni – afferma il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi – I progetti dell’aeroporto e dell’inceneritore si confermano sbagliati nel merito e nel metodo e queste sentenze sono indicatori importanti della correttezza dell’operato e delle valutazioni del nostro Comune. Ringrazio i nostri legali per il lavoro e la professionalità che in questi anni hanno permesso di ristabilire, purtroppo per via giudiziaria, una visione coerente del futuro del nostro territorio. Al di là della cieca ostinazione di pochi, penso sia positivo che sulle infrastrutture si sia aperta anche tra noi sindaci una seria discussione. Passata questa drammatica emergenza, questi saranno alcuni dei fili da riannodare per primi con un’ottica di lungo periodo che metta al centro il futuro e l’interesse di tutti”.

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