4 Marzo 2020

La CUI compie 45 anni e festeggia insieme alla città. Intanto si lavora a una ricerca sul rapporto tra giovani e disabilità FOTO


La storia della CUI (Cooperativa Unitaria Invalidi) è un bel racconto di innovazione e coraggio di cui sono state protagoniste un gruppo di famiglie pratesi. Innovazione perché 45 anni fa, quando questa esperienza è nata (il 6 marzo 1975), si è subito caratterizzata per la sua originalità, coraggio perché la CUI è stata voluta con forza e determinazione da un gruppo di genitori giustamente convinti che le loro ragazze e i loro ragazzi dovessero meritare delle opportunità speciali.

Il quarantacinquesimo compleanno della cooperativa, vera e propria esperienza pilota, è caratterizzato da una serie di iniziative che sono state presentate questa mattina, dalla presidente della cooperativa, Ambra Giorgi, dall’assessore alle Politiche sociali del Comune di Prato, Luigi Biancalani insieme alle famiglie Biagioni, Bartolini e Dello Jacono, presenti in CUI fin dalla fondazione e a due educatrici “storiche”, Antonella Gallozzi e Nunzia Gallo. Stamani c’erano soprattutto i ragazzi e le ragazze, circa 60, dai 19 anni in su a dimostrare il successo del progetto insieme a Lilli, una dolcissima e sensibile golden retriever, che ogni settimana arriva alla Cui per emozionanti incontri di pet-therapy.


La CUI ì nata in via Targetti, nell’ex Fabbricone come un laboratorio sui generis, dove la creatività è stata protagonista dell’emancipazione di tanti ragazzi: ognuno a suo modo creativo, ognuno a suo modo originale. Dal 1975 sono stati circa 200 i ragazzi che hanno trascorso le loro giornate svolgendo attività alla cooperativa, che dal 2015 si è trasferita nella nuova sede di via di Reggiana 24. “Questi 45 anni di attività sono stati davvero un percorso pieno di conquiste. La sfida di quei genitori è stata vinta, certo non senza fatica – sottolinea Ambra Giorgi – Adesso siamo impegnati anche in nuovi progetti come Baobab, un laboratorio per il tempo libero insieme con la Cooperativa Alambicchi e uno sportello legale per la gestione del dopo di noi”.

Sempre molto stretto il legame con la città, con l’amministrazione comunale e con la Asl. “La collaborazione con la Cui è stata ed è davvero positiva, questa esperienza dà risposte concrete alle famiglie ed è una ricchezza per tutti”, ha messo in evidenza l’assessore Biancalani.

Alla Cui sono stati realizzati oggetti originalissimi, arredi di design e persino le scenografie per gli spettacoli di Luca Ronconi. “Per le famiglie e per i ragazzi la cooperativa è stata ed è una grande opportunità, un luogo accogliente dove le persone diversamente abili possono coltivare le loro abilità sentendosi a casa”, mette in evidenza Paola Biagioni, suo padre Omero è stato uno dei fondatori e Luca, suo fratello, è ospite della cooperativa dalla fondazione.

Intanto si sta lavorando al Progetto COPCA, Conoscere per Capire, realizzato in collaborazione con la Facoltà di scienze Sociali dell’Università di Firenze. Sono stati già distribuiti oltre mille questionari in tutte le scuole superiori di Prato per capire la percezione dei giovani rispetto alla disabilità. A novembre sarà presentata la pubblicazione che raccoglie e commenta i risultati.

Un anniversario, dunque, per fare festa e per riflettere. Venerdì 6 marzo, giorno in cui la cooperativa è stata fondata, si farà festa con una mega torta (una sorpresa preparata da Massimo Peruzzi) e 45 candeline.

Sabato 18 aprile, alle ore 16, appuntamento con la città al Politeama per uno spettacolo molto speciale dedicato alla storia della CUI. Sarà presentato un video curato da Andrea Foligni e Gabriele Marco Cecchi, si esibirà il Coro Voci Diverse diretto dal maestro Claudio Tempestini dove cantano i bambini della scuola elementare Bruni insieme ai ragazzi della Cui. Sul palcoscenico anche il giovane ballerino Giulio Matassa, che è anche un educatore della CUI, insieme all’atleta paralimpica Laura Del Sere, campioni italiani di danceability. Per finire, l’esecuzione dell’inno della CUI, eseguito per la prima volta con testo e musica dei fratelli Gabriele Marco e Samuele Luca Cecchi completerà la magia della serata.

Intanto Mauro Fondi, figlio di uno dei fondatori della CUI sta lavorando a una pubblicazione che ripercorre la lunga storia della cooperativa perché la memoria costituisce per tutti linfa per il futuro.

Subscribe
Notificami
guest
1 Comment
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Pino Zarrilli
4 anni fa

GRAZIE di esistere