Dopo le limitazioni dei giorni scorsi e l’annuncio del nuovo giro di vite del premier Conte di ieri sera (LEGGI L’ARTICOLO CON LA DESCRIZIONE DI COSA RESTA APERTO E COSA CHIUDE), oggi è il primo giorno di chiusura, in tutta Italia, per bar, ristoranti, negozi, parrucchieri, centri estetici. Anche a Prato, dunque, resteranno aperti solo i servizi essenziali: supermercati e alimentari, distributori di benzina, trasporti, poste, assicurazioni, banche, edicole e le attività industriali, artigianali e agricole, a patto che i titolari assumano le dovute precauzioni per la sicurezza dei lavoratori. Dopo la pubblicazione del decreto, il Comune di Prato darà informazioni più dettagliate in propostito.
“Tutti questi provvedimenti sono necessari ma non saranno sufficienti se ognuno di noi non farà la propria parte. Anche oggi – ha commentato ieri in tarda serata il sindaco Biffoni – la Polizia Municipale e le Forze dell’ordine hanno fatto controlli sul territorio: ricordiamo che per chi viola le disposizioni è prevista una sanzione penale. A tutti, tutti, raccomando massima responsabilità e attenzione. Non uscite di casa se non è veramente inevitabile, per motivi di salute, di lavoro o di assoluta necessità. Se tutti seguiamo le regole ne usciremo!”.
Intanto, ieri a Prato e provincia è stato il giorno dell’impennata dei casi positivi al coronavirus, passati dai 7 dei giorni precedenti ad un totale di 21. L’aumento è dovuto in gran parte agli otto anziani ospiti della Rsa di Comeana, uno dei quali nel pomeriggio di ieri è stato portato all’ospedale Santo Stefano per essere meglio monitorato. Gli altri 7 sono tuttora in isolamento domiciliare presso la struttura di Comeana. Fra loro c’è anche una cittadina centenaria, assieme a tre donne di 96, 92 e 87 anni e a 4 uomini rispettivamente di 89, 88, 81 e 73 anni.
Nella gallery, alcuni scatti di Alessandro Fioretti realizzati in centro storico stamani.
