25 Marzo 2020

Prato capitale italiana del gioco d’azzardo: scommessi 3700 euro a testa, bruciati 154 milioni di euro


Prato si conferma la capitale italiana del gioco d’azzardo: la nostra provincia con 3.707 euro spesi da ciascun residente maggiorenne è in testa alla classifica stilata sulla base dei dati provvisori del 2019, forniti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. I dati si riferiscono alla sola rete fisica (in agenzia) e include vari tipi di gioco (sale Slot e VLT, scommesse sportive e virtuali, gratta e vinci, lotto, superenalotto ed altre lotterie, ippica) ma non comprende il gioco on line, che in tutta Italia è in crescita anno dopo anno e che ha raggiunto il 33% del totale della raccolta. 

Anche i dati pratesi che vi forniamo, dunque, sono per difetto e non comprendono il gioco via Internet. Nella classifica italiana della raccolta pro-capite Prato quasi doppia, per importi, la seconda e la terza province classificate: Teramo e Rovigo si fermano infatti a poco più di 2.000 euro l’anno giocati da ciascun cittadino maggiorenne. Il totale di quanto scommesso nei comuni pratesi è di 793,2 milioni di euro, a fronte di 639 milioni di vincite. 

Prato è in cima anche per quanto riguarda le perdite al gioco; il dato, che rappresenta la differenza tra raccolta e vincite, parla di 720 euro a testa bruciati lo scorso anno nella nostra provincia, per un totale di oltre 154 milioni di euro; molto dietro troviamo Teramo (482 euro) e Como (479). 

Il Comune di Prato, ovviamente, è quello che fa registrare i volumi maggiori di gioco d’azzardo: circa 687,5 milioni di euro. La maggior parte delle giocate si indirizza sulle macchinette: VLT e nuove slot AWP inghiottiscono 570 milioni di euro, i gratta e vinci 37,8 milioni di euro, le scommesse sportive a quota fissa raccolgono oltre 29 milioni di puntate, mentre lotto e superenalotto richiamano 22 milioni di euro. 

Soltanto dalla provincia di Prato lo Stato incassa dal gioco fisico (sempre escludendo l’on line) oltre 89 milioni di euro. Una goccia nel mare magnum di quanto l’erario ricava a livello nazionale: 10,6 miliardi di euro. In Italia l’ammontare complessivo delle puntate effettuate dalla collettività dei giocatori,  ha sfondato lo scorso anno il tetto dei  110 miliardi di euro: +3,5% in più rispetto all’anno precedente. In poco più di un decennio, il dato è aumentato del 132%.

Nel 2019 il giocato pro-capite, calcolato sulla popolazione maggiorenne residente in Italia, è stato pari a  2.180 euro. Il  volume di denaro giocato in Italia nel 2019 è aumentato del 3,5%, attestandosi sul valore di 110,5 miliardi di euro. La Raccolta pro-capite (calcolata sulla popolazione maggiorenne residente in Italia) è pari a 2.180 euro. Aumentano anche  la Spesa (19,5 miliardi: +3%) e gli incassi erariali (10,6 miliardi:+2%).

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