25 aprile social per l’Istituto storico Toscano della Resistenza VIDEO


Sarà un 25 aprile social anche per l’Istituto storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea che con un video, appositamente realizzato, si inserisce nella community Facebook Raccontiamo la Resistenza, promossa dall’Istituto Nazionale Ferruccio Parri in occasione del 75° anniversario della Liberazione. Il 25 aprile il video sarà pubblicato anche su Storia e memoria del ‘900, la pagina YouTube dell’Istituto.
Sono i ragazzi-partigiani i protagonisti del video che racconta la Liberazione di Firenze. Lo fa anche attraverso la voce della cantautrice Letizia Fuochi che ha messo in musica, insieme a Materiali sonori, la cantata poetica che Raffaello Ramat – il futuro critico letterario allora aveva vent’anni – dedica a Berto Casini, un altro giovanissimo partigiano che negli scontri per la liberazione di Firenze perse la vita.
Il video intreccia i filmati e le foto d’epoca, i documenti conservati dall’Archivio dell’Istituto, la lettura dei brani biografici dei partigiani protagonisti nella battaglia di Firenze e il suggestivo testo narrativo Diurno e notturno di Ramat.

“Quest’anno il 25 aprile richiama la spinta a guardare avanti che viene da quel lontano 25 aprile, proprio per l’emergenza mondiale che stiamo vivendo e che pone delle sfide non minori di quelle di allora.
Anche oggi, come allora, la dimensione geopolitica sarà determinante. La memoria dei martiri di allora ci spinge a onorare le vittime della nuova violenza: l’imprevidenza di una cultura mercatista che ha cercato la soluzione nella competizione finanziaria dei mercati.
Oggi dobbiamo guardare al mondo, divenuto sempre più piccolo, in cui operare con l’Europa, non soltanto per conseguire aiuti pur legittimi, ma soprattutto per essere protagonisti della sua più completa integrazione politica. Per questo non possiamo considerare l’Europa soltanto come un interlocutore per i nostri interessi nazionali, ma come protagonista del nostro destino comune” ha detto Giuseppe Matulli, presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea.

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