26 Aprile 2020

Cibo da asporto: possibile acquistare anche le bevande. Ordinanza del sindaco accoglie le richieste di Confesercenti


Il sindaco Matteo Biffoni ha firmato oggi un’ordinanza per consentire l’asporto anche di bevande oltre che di cibi cotti o preparati. Biffoni si è mosso dopo le proteste di Confesercenti che aveva chiesto di seguire l’esempio del sindaco di Firenze, già firmatario di analoga ordinanza. A partire da venerdi scorso la Regione aveva infatti consentito la consegna di cibi e bevande a domicilio, ma per quanto riguarda l’asporto aveva impedito a bar e ristoranti di vendere bevande. “Si raggiunge l’assurdo che se uno ordina, con le modalità previste, 2 brioche e 2 cappuccini per asporto il barista non può consegnare i cappuccini, mentre se li ordina con la consegna a domicilio il barista può consegnare sia le brioche che i cappuccini” aveva protestato Confesercenti, le cui richieste sono state accolte dal sindaco di Prato.
Dunque da oggi gli esercizi di somministrazione alimenti, la cui attività è sospesa fino al 3 maggio, già autorizzati dall’ordinanza regionale a effettuare oltre che consegna a domicilio anche la vendita da asporto, potranno in aggiunta vendere anche le bevande da asporto.
Le modalità restano invariate: è necessario un appuntamento telefonico oppure on line, il ritiro dei prodotti tramite appuntamenti dilazionati nel tempo, ritiro dei prodotti ordinati di un cliente alla volta ed esclusione di ogni forma di consumo sul posto.
“Un provvedimento che va a precisare quanto previsto nell’ordinanza regionale, andando incontro a una necessità di chiarezza richiesta dalle categorie economiche del settore”, commenta il sindaco Biffoni.

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