28 Aprile 2020

Asili nido Val Bisenzio, i Comuni pagheranno la retta di marzo e contribuiranno alle spese per le bollette


Accordo in Val di Bisenzio per salvaguardare il servizio di asilo nido in attesa che passi la fase più difficile e i bambini possano tornare a scuola e – allo stesso tempo – cercare di togliere alle famiglie qualsiasi peso economico in un momento così complicato anche per i bilanci di casa. Con questo duplice obiettivo gli assessori alla Scuola di Vernio, Vaiano e Cantagallo, Alessandro Storai, Fabiana Fioravanti, e Maila Grazzini hanno chiuso nei giorni scorsi un accordo con la Cooperativa Alice e la FISM (Federazione delle Scuole Materne) per la gestione nella fase di chiusura dei nidi in convenzione di Vaiano e Usella. “Non lasciamo solo chi lavora nei servizi e le famiglie che ne usufruiscono. Abbiamo lavorato a un’intesa che tenesse insieme gli interessi dei bambini e delle famiglie ma anche delle strutture della Vallata frequentate da circa sessanta piccoli – spiegano gli assessori – prima di tutto le amministrazioni si faranno carico del pagamento del servizio dei primi giorni di marzo di cui i bambini hanno usufruito in modo da non chiedere alle famiglie alcun impegno economico”.

La Pimpa di Vaiano è gestita dalla Cooperativa Alice e frequentata da 39 bambini, altri 18 sono accolti al San Lorenzo di Usella in gestione alla FISM. L’accordo – condiviso con Gianna Mura (Cooperativa Alice) e Gabriella Melighetti (FISM) – prevede che i Comuni per i prossimi mesi mettano a disposizione un contributo forfettario che servirà a coprire da marzo a luglio parte delle cosiddette spese incomprimibili: affitto, luce, acqua e gas.

Nelle settimane scorse le tre amministrazioni erano già intervenute sul fronte scuola con tre misure tampone: non procedere all’addebito della quota fissa per la fruizione del servizio di mensa scolastica per i mesi di marzo, aprile, maggio per le scuole primarie e secondarie, e per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno per le scuole dell’infanzia; non applicare penali per ritardato pagamento, tenendo anche conto delle limitazioni di movimento delle persone; abbuonare i pasti per i tre giorni del mese di marzo in cui bambini e ragazzi hanno frequentato le scuole.

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