30 Aprile 2020

Cinquanta commercianti del centro scrivono al sindaco: “Se nessuno ci aiuta siamo pronti a lasciarle le chiavi dei nostri negozi”


Cinquanta commercianti del centro storico scrivono al sindaco Biffoni per chiedere aiuti economici e provvedimenti di sostegno da parte del Comune, finalizzati alla riapertura, che sarà complicata dalle restrizioni vigenti (un solo cliente alla volta nei negozi di meno di 40 metri quadrati, sanificazione dei locali e dispositivi di protezione), dalla capacità  di spesa ridotta dei clienti per effetto della crisi, e dai costi, come quello dell’affitti dei fondi, una zavorra difficile da sostenere.

Nella lettera, gli esercenti chiedono un incontro al primo cittadino e formulano alcune proposte pratiche, aggiungendo che se le stesse non dovessero essere accolte sono pronti a protestare e a lasciare al sindaco le chiavi di tutte le loro attività  commerciali, aderendo ad una campagna che sta prendendo campo a livello nazionale. “Non è un gesto di rivolta o di arroganza – precisa Fabio Ridolfi, titolare del negozio di abbigliamento Influencer, tra i firmatari della lettera -. Si tratta invece di un gesto che esprime la tristezza e la disperazione momentanea di persone che hanno faticato tanto per mettersi in proprio con un piccolo esercizio commerciale e che vedono adesso profilarsi una fine inaspettata. Stiamo semplicemente chiedendo aiuto e finora quel poco che abbiamo ricevuto è da parte di alcuni proprietari dei fondi che si sono detti disponibili a dilazionare gli affitti dei due mesi di chiusura dei negozi”.

Tra le proposte dei commercianti, che appartengono a varie categorie merceologiche, compresi bar e ristoranti – ci sono la cancellazione di Tari e Sori per tutto il 2020, la gratuità  dei parcheggi, le spese di sanificazione e dei dispositivi di protezione individuale a carico del Comune. “Inoltre – scrivono i commercianti – abbiamo la forte necessità  di un aiuto economico per poter provvedere al pagamento degli affitti e delle spese mensili che può essere secondo noi risolto in modo pratico attraverso una di queste tre soluzioni: pagamento di una percentuale dell’affitto da parte del comune; pagamento dell’affitto attraverso una soluzione di turnover-rent; prestito economico a fondo perduto che ci possa dare la possibilità  di rialzarci”.

Di seguito la lettera inviata dai commercianti al sindaco Biffoni e l’elenco dei firmatari.

Salve sindaco,

Sono la proprietaria di un negozio del centro storico e le scrivo a nome di molti negozianti.

Ci siamo riuniti in un gruppo whatsapp per confrontarci sulla situazione attuale e sulle difficoltà che tutti stiamo riscontrando in questo periodo surreale.

Per poter riaprire le nostre attività abbiamo la forte necessità  di un aiuto da parte del Comune, sia sotto il punto di vista economico che sotto il punto di vista informativo.

Abbiamo provveduto a buttare già alcune proposte pratiche che possono darci una mano a ripartire in modo dignitoso che le elenco qua sotto:

Chiediamo la riapertura dei nostri negozi in totale sicurezza, con spese di sanificazione e di materiali di protezione a livello comunale.

Chiediamo che Tari e Sori vengano cancellate per il 2020 e che i parcheggi siano gratuiti.

Inoltre, abbiamo la forte necessità  di un aiuto economico per poter provvedere al pagamento degli affitti e delle spese mensili che può essere secondo noi risolto in modo pratico attraverso una di queste tre soluzioni: 

1. Pagamento di una percentuale dell’affitto da parte del comune. 

2. Pagamento dell’affitto attraverso una soluzione di turnover-rent.

3. Prestito economico a fondo perduto che ci possa dare la possibilità di rialzarci. 

Avremo inoltre alcune domande riguardo la sanificazione dei nostri locali commerciali da farle.

Ringraziandola in anticipo,

Le chiedo gentilmente un appuntamento nel più breve tempo possibile, insieme ad un’altra commerciante a nome dei negozianti del centro storico ed una risposta alle nostre richieste. 

Aggiungiamo che se le nostre richieste non verranno accolte ci troveremo obbligati a dover protestare ed a lasciarle le chiavi di tutte le nostre attività  commerciali. 

Porgendole i nostri più cari saluti, 

La ringraziamo in anticipo.
L’elenco dei firmatari 

Giulia Gori – Bloom 03 

Michela Innocenti – Store23

Deborah Rubino – Il coccodrillo 

Stefano Di Napoli e Ilenia Solimine – Another Style

Massimo Librizzi e Tanja Ciminello – Missis T

Gazzo Giuseppe – Zero caffè Prato

Michela Gioscia – UNDICI08

Tamara Malinconi e Maurizio Bonanno – Da i’ Mau e la Tamara

Moffa Gennaro – Street

Riccardo Carli – Gelateria Carli

Silvio Mazzara – Jack&Jones

Edmondo Gualtieri – Pizzeria a taglio via garibaldi

Simone Faralli – Antonello Serio

Antonella Niccoli – Casa Musicale Niccoli

Arrigoni Alessandra e Cuturni Stefano – Cipride

Parsa Samie – Pralinae

Tatyana Kim – Estetica Tatyana Kim 

Paola Gesualdi – Via Garibaldi 36

Gallery56 srl e Devis (solita società Gallery56)

A&Tsas di Kim Tatyana

IVY snc

Gori Simone – Cintelli di Cintelli Elisa snc 

Sara Di Bartoloni – Sara

Annalisa – profumeria Pagnini 

Berti Sandra – Beba boutique

Annalisa pieragnoli – willi wear

Santini Federico – Forno f.lli Santini

Amodio Massimiliano – Fumo e caffè 

Caterina Pasquale – Gelateria San Marco 

Vanessa crestan- Vbrand

Menicacci Stefania – Batticuore

Parrucchieri del Re

Laura – gioielleria G.Bianchi 

Francesco Sabatini – Calzedonia 

Massimiliano Cosmo – Wallace/Chicco d’uva/Antiche Volte/Hop n drop 

Pieralli Ivana – Civico 75

Complice di Luigi Neri e C. snc

Petya Nikolova – InfluencerShop

Mirko e Lorenzo – Ardengo

Alessio Torracchi – Must

Taddeo Papi – Pop Studio 

Parrucchiera Luana

Parrucchieri Orazio & Urbano

Chiappinelli Simone e Chiappinelli Enrico – Osteria da Nedo 

Matteo e Marco – BigEasyCocktailHouse

Buda Barbara – Fitness Boutique 

Elena Ricci – Room#20

Gioielleria Cerbai

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stefano
stefano
3 anni fa

salve!mi aggiungo e vorrei dire che questo governo ci sta prendendo in giro,il bonus 600 siamo piu della meta’ che non l’hanno ricevuto e anche se la pratica e ok i soldi non si vedono,propongo invece di buttare le chiavi di riaprire anticipatamente come protesta,tanto sono sempre promesse poi i soldi non si vedono.saluti