15 Aprile 2020

Covid, la Camera Penale dona mille mascherine alla Dogaia: “Un piccolo gesto di vicinanza. La questione carceraria negata dal Governo”


Mille mascherine chirurgiche donate al carcere della Dogaia da parte della Camera penale di Prato. I dispositivi di protezione individuale saranno utili a tutto il personale in servizio presso il carcere di Prato a partire dagli agenti di polizia penitenziaria.

“Con questo piccolo gesto – scrive il presidente dei penalisti pratesi, l’avvocato Gabriele Terranova – intendiamo testimoniare la nostra vicinanza ai detenuti ed al personale dell’Istituto di detenzione, in un momento di grande sofferenza ed apprensione per tutti, che sappiamo essere particolarmente impegnativo per chi, per vicissitudini esistenziali o per condizione professionale e lavorativa, si trova a trascorrerlo in un contesto, il carcere, in cui la convivenza forzata e la natura dei luoghi ostacolano l’adozione delle necessarie misure di distanziamento sociale e di tutela individuale. Sappiamo che si tratta di un gesto poco più che simbolico e che la “questione carceraria al tempo del coronavirus” meriterebbe ben altra attenzione, fino ad oggi – a giudizio non solo nostro – colpevolmente negata da chi riveste responsabilità di Governo”.

“Ci auguriamo – prosegue l’avvocato Terranova – che almeno l’accorato appello lanciato dal Santo Padre in occasione della Pasqua induca ad un ripensamento delle pertinenti scelte politiche. Ci stringiamo attorno, nel frattempo, a tutta la comunità della Casa Circondariale di Prato, della quale ci sentiamo anche noi in qualche misura partecipi, per testimoniarle il nostro sostegno”.

Ricevute le mascherine, che sono state consegnate venerdi scorso, il direttore della casa circondariale Vincenzo Tedeschi ha ringraziato la Camera Penale di Prato per l’attenzione e la vicinanza dimostrata.

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