15 Aprile 2020

Cura degli orti: la Regione dice che si può, ma non più di una volta al giorno


Da qualche giorno il dibattito era stato sollevato, ora un’ordinanza della Regione cerca di fare chiarezza e regolamentare la cura degli orti, il contenimento della fauna selvatica anche in ambito urbano e le attività selvicolturali.
L’ordinanza del presidente Rossi dà disposizioni per lo svolgimento di queste attività durante il periodo di emergenza, sempre nel rispetto di quanto previsto dai Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da COVID – 19.
Oltre agli imprenditori agricoli, anche chi si dedica alle attività agricole in via amatoriale può svolgere le operazioni colturali che la stagione impone e che sono necessarie alla tutela delle produzioni vegetali e può, inoltre, accudire gli animali allevati. Lo spostamento all’interno del comune e verso altri comuni può essere giustificato con la necessità di provvedere allo svolgimento delle attività di agricoltura amatoria purché sia effettuato non più di una volta al giorno, da massimo due componenti per nucleo familiare.

A seguito della riapertura delle attività selvicolturali a livello nazionale, la Regione ha disposto la proroga del periodo di taglio per 15 giorni per consentire il completamento delle attività di taglio e di esbosco, anche a tutela della stabilità dell’assetto idrogeologico e della prevenzione degli incendi boschivi.
Oltre alle imprese selvicolturali, anche i proprietari e possessori di boschi possono completare i tagli usufruendo della proroga. Nei giorni scorsi la consigliera del Movimento 5 stelle e candidata alle prossime regionali Irene Galletti si era occupata della questione, sollecitando la Regione a emanare un’apposita ordinanza per permettere ai tanti appassionati di potersi occuppare del proprio terreno. Una presa di posizione che aveva trovato l’appoggio di numerosi hobbisti.

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