16 Aprile 2020

Fattoria Medicea, la proprietà presenta ricorso al Tar contro il piano operativo. Contesi due edifici e 10mila metri quadri di terreni


Non c’è accordo fra i nuovi proprietari della Fattoria Medicea, acquistata dall’imprenditore pratese Marco Ciottoli (leggi l’articolo), e il Comune di Prato. Le previsioni urbanistiche inserite nel piano operativo, infatti, sono state oggetto di un ricorso al Tar da parte dell’immobiliare Ciottoli. In ballo ci sono circa 10mila metri quadri di terreno e due edifici (il mulino e l’ex brillatoio) che i nuovi proprietari della Fattoria Medicea non vorrebbero dare al Comune e che invece l’amministrazione ne ha previsto la cessione per potere dare continuità di collegamento fra la struttura voluta da Lorenzo il Magnifico e il parco delle Cascine di Tavola.

Di pari passo col ricorso alla giustizia amministrativa, comunque, la proprietà della Fattoria Medicea ha presentato un progetto al Comune, che proprio questa mattina è stato discusso durante una seduta della commissione urbanistica, presieduta da Maurizio Calussi (Pd). L’immobiliare Ciottoli ha presentato un parere di fattibilità urbanistica nel quale chiede di mantenere la proprietà del mulino e dell’ex brillatoio, e di limitare a 31mila metri quadri i terreni da cedere al Comune (la previsione del piano operativo parla di cessione a standard di 41mila metri quadri). In ballo ci sono le aree prossime all’accesso del Ponte Manetti, buona parte dei terreni che si affacciano su via della Fattoria e quelle vicine ai campi da golf.

Per il momento la commissione urbanistica non ha messo ai voti il parere, riservandosi di effettuare un sopralluogo alla Fattoria Medicea quando l’emergenza sanitaria legata al coronavirus lo consentirà. “La questione è complessa e va approfondita – spiega Calussi – I nostri uffici accolgono parzialmente le richieste, adesso vogliamo verificare sul campo qual è la soluzione migliore. Per quanto riguarda l’ex brillatoio e il mulino la proprietà potrebbe anche restare privata a patto però di mantenere funzioni pubbliche al piano terreno che siano naturalmente conformi all’idea del museo del parco. Quindi aree private a uso pubblico. Le parti più vicine alla Fattoria Medicea potrebbero restare in mano al privato, mentre per quanto riguarda le corti interne alla Fattoria sarà importante mantenere un’accessibilità pubblica”.

“Sono in corso gli approfondimenti che porteranno ad affinare il progetto ed eventualmente a ridefinire gli assetti – spiega l’assessore all’urbanistica Valerio Barberis – Elementi che verranno valutati dal consiglio comunale sulla base dell’interesse pubblico e delle strategie che il piano operativo persegue”.

“Abbiamo presentato il ricorso al Tar per cautelarci in attesa di arrivare alla conclusione del percorso col Comune – spiega Marco Ciottoli – Altrimenti sarebbero scaduti i termini. Da parte nostra comunque c’è tutta la volontà di arrivare a un progetto condiviso. La speranza è quella di partire con i lavori nel 2021. Purtroppo questi mesi di fatto sono quasi andati persi per colpa del coronavirus, anche se stiamo cercando di mantenere vivo il dialogo con la sovrintendenza”.

A proposito di cosa realizzare all’interno della Fattoria Medicea, queste sono le ipotesi al vaglio dei proprietari. Di sicuro ci sarà un albergo, con annessi servizi come ristorante e spa. Poi anche piccoli appartamenti sempre da destinare alla ricettività turistica. Senza dimenticare servizi al pubblico, attività museali, una foresteria, attività di vendita al pubblico legate alla filiera agroalimentare e servizi connessi al parco delle Cascine di Tavola.