6 Aprile 2020

Febbre alta e problemi respiratori ma niente tampone: “Dovevano farmelo una settimana fa. Poi nessuno si è più fatto sentire”


“Aspetto il tampone dal 31 marzo, ma ad oggi nessuno più si è fatto sentire dall’Asl. Per fortuna nel frattempo la febbre è passata ma accuso ancora un forte senso di debolezza”. E’ il racconto di una montemurlese che da due settimane è in quarantena dopo essere entrata in contatto con una persona positiva al coronavirus. Dopo tre giorni di febbre e problemi respiratori, d’accordo col medico di famiglia, è stata chiamata l’Asl per richiedere il tampone. “Mi hanno contattato lunedì scorso, esattamente una settimana fa – commenta la donna – dicendomi che sarebbero passati per il tampone il giorno stesso. Poi un’altra telefonata per comunicarmi che sarebbero passati il giorno dopo per problemi di tempo. Da quel momento non ho sentito più nessuno. Per fortuna ad assistermi c’è il mio medico di base con cui mi sento due volte al giorno”.

La quarantena della donna tra l’altro si è allungata dopo che nella sua azienda c’è stato il secondo caso di tampone positivo al coronavirus. “Vorrei sapere cosa mi è successo e che malattia ho avuto – prosegue la donna – Anche perché ancora non mi sento bene. E anche se oggi finisce la mia quarantena continuerò a restare a casa perché ho paura di potere contagiare i miei cari. Spero di potere fare al più presto il tampone, anche perché mia mamma vive da sola, da poco è stata dimessa dall’ospedale e come tutte le persone di 90 anni ha bisogno di aiuto per la spesa e per le altre attività quotidiane”.

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