24 Aprile 2020

Festa della Liberazione, l’Anpi invita i pratesi a cantare Bella Ciao dai balconi. E celebra il 25 aprile con le parole di Anna Fondi VIDEO


Niente ritrovo in piazza per il 25 aprile. Come vi abbiamo raccontato ieri le celebrazioni saranno vietate alla cittadinanza che potrà seguire i vari eventi su Facebook (leggi l’articolo). Pubblichiamo la lettera della presidentessa provinciale dell’Anpi Prato che ha mandato agli iscritti dell’associazione. A seguire, dopo la lettera, pubblichiamo  il video realizzato dall’Anpi con le parole di Anna Fondi e in sottofondo la versione di Bella Ciao del Camillas.

“Carissimi, questo 25 aprile mi mancherete tutti, mi mancherà prepararmi la mattina, controllare che il fazzoletto rosso sia ben visibile, lo devono vedere tutti. Poi la corsa in piazza Duomo, ad abbracciare il partigiano Fiorello, da lui ho imparato, con lui mi confido, su di lui ancora oggi mi appoggio, lo trovo lì puntuale, impettito e sorridente, con lui Vittorio che porta la nostra bandiera, gli è stata affidata da Ofelia, con la forza che gli viene da quest’orgoglio, ma anche dalla responsabilità che sente, la tiene bella alta e visibile. Poi arriva Giorgino con tutta la sua simpatia e il Mari e tutti i compagni con le bandiere e lo striscione con la scritta grande “I PARTIGIANI”, quello striscione par che sorrida e porta in piazza il senso vero della festa.

Parte il corteo, le chiarine, i labari, le bandiere, le istituzioni, i cittadini, le famiglie, i ragazzi e i nostri anziani, qualcuno di loro è felice ed emozionato, in altri invece colgo uno sguardo disilluso, vi si legge il peso dei decenni trascorsi da quel 1945 e l’amarezza di non essere pienamente soddisfatti, “pensavamo ad un mondo più bello, ancora non ci siamo”, l’unica cosa che riesco a fare è abbracciarli tutti.

Si arriva in piazza delle Carceri, l’atmosfera si veste di una tensione nuova, c’è la corona da portare a chi questo mondo, anche se oggi ancora imperfetto, ce lo ha regalato; credetemi, non ho mai avvertito retorica in quel gesto, solo emozione, tanta emozione. La cerimonia ufficiale poi finisce, la piazza piena dei cittadini che di anno in anno partecipano, si ricompone nuovamente in corteo e si avvia fra saluti, sorrisi e abbracci verso piazza del Comune, da quel momento respiro il senso vero della LIBERAZIONE, mi sento parte della bella comunità festante di cittadini LIBERI. L’ingresso in piazza del Comune è accompagnato da cori improbabili e sgangherati che stonano Bella Ciao, ed è allora che l’emozione sale in tutti i presenti, ancora di più in me che salgo sul palco; la piazza davanti a me è piena, ed ecco nascosto fra la gente vedo il partigiano Loris, la tensione si stempera, vorrei scendere ad abbracciarlo ma gli mando semplicemente un bacio; riconosco i volti di tanti amici, ci sono compagni di una vita, ci sono persone che non ho mai visto, dire la prima parola non è facile, ma poi mi sento a casa e tutto diventa naturale, dico quello che sento con la massima sincerità sempre perché per me quello non può essere lo spazio delle ipocrisie, sarebbe un’offesa.

Quest’anno tutto questo non c’è, la piazza sarà vuota, ma le emozioni saranno ancora più grandi.
Un nemico invisibile ci ha narcotizzati e storditi, ci ha portato via e abbiamo dovuto salutare affetti, amici e compagni; vorrei salutarli uno ad uno, per tutti ricordo Angelo Grazzini e Paolo Cecconi.

Tutte le nostre fragilità sono venute allo scoperto, ci siamo dovuti fermare tutti, tutto è stato paralizzato; dobbiamo cercare comunque di non sprecare questo tempo, lo dobbiamo utilizzare per riflettere e ripensarci con onestà e con umiltà, soprattutto teniamo bene in mente cosa vuol dire per ognuno di noi limitare gli atti, le azioni, i movimenti, apprezzeremo meglio la bellezza del respiro lungo della LIBERTA’.

La generazione dei partigiani, delle donne e degli uomini che si sono salvati dalle bombe della guerra e hanno ricostruito il nostro paese, oggi sta pagando il prezzo più alto; sta a noi, con rispetto e amore continuare a dare voce a quella generazione e mantenere viva la memoria, tocca a noi ora tradurre in realtà il progetto democratico nato con la Resistenza.

La sfida di questo 25 aprile è quello di unire l’Italia in un’unica grande piazza, diamoci tutti insieme l’appuntamento alle ore 15, invitiamo tutti ad esporre dalle finestre, dai balconi il tricolore e ad intonare Bella ciao”.

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