1 Aprile 2020

Misericordia, in funzione l’ambulanza con letto mobile di rianimazione per i pazienti Covid


Sul territorio pratese è entrata in funzione la prima ambulanza con letto mobile di rianimazione dotato di ventilatori polmonari, pompe ad infusione e defibrillatore, predisposto per il bio-contenimento ad alta intensità. Questa nuova dotazione permette di trasportare nella massima sicurezza i malati di coronavirus tra i reparti di terapia intensiva della Toscana. A mettere in campo questo nuovo e delicato servizio, garantito h24, è la Misericordia di Prato che ha messo a disposizione del Centro operativo per le maxi emergenze dell’Asl un proprio mezzo allestito dalla Federazione regionale delle Misericordie. Si tratta di uno dei quattro mezzi del genere presenti in Toscana, gli altri sono a Pistoia, Arezzo e Montecalvoli in provincia di Pisa.

L’ambulanza della Misericordia di Prato è stata attrezzata sabato scorso e fino a oggi ha compiuto tre interventi di trasporto di pazienti Covid tra gli ospedali della regione. L’ultima chiamata in ordine di tempo, avvenuta questa mattina alle ore 12, ha riguardato il trasferimento di un malato dal reparto di rianimazione del presidio della Versilia a quello di Cisanello a Pisa. Per svolgere al meglio questo tipo di attività la Misericordia ha scelto di utilizzare l’ultimo arrivato tra i dieci mezzi del parco macchine della sede centrale: un 4×4 inaugurato lo scorso 8 dicembre in occasione dell’annuale festa di ingresso dei nuovi confratelli e consorelle. Mentre per i turni di emergenza urgenza e per i trasporti ordinari a livello territoriale l’Arciconfraternita pratese può contare sulla turnazione di oltre cinquanta ambulanze.

 

Il proposto Gianluca Mannelli con il governatore Laila Minelli, il provveditore Francesco Logli, il vice provveditore Alessandro Castagnoli, il segretario Andrea Gori e il responsabile dei servizi Cristian Gori

 

L’acquisto del letto mobile di rianimazione è stato possibile grazie al fondo donato dalla Conferenza episcopale della toscana: ogni vescovo ha contribuito devolvendo un mese del proprio stipendio. «Per questo gesto di attenzione e vicinanza alla nostra istituzione e al nostro movimento non possiamo che ringraziare i vescovi, in particolare quello di Prato Giovanni Nerbini – dice il proposto della Misericordia Gianluca Mannelli – questa nuova dotazione ci permette di fare ancora di più la nostra parte per far fronte alla grave emergenza del coronavirus e di farlo nella massima sicurezza». In questa difficile fase l’Arciconfraternita non ha arretrato nelle attività svolte a servizio della popolazione, «e tutto questo lo dobbiamo all’incessante impegno quotidiano offerto dai nostri confratelli e consorelle che presiediano le nostre sedi territoriali. A loro va la nostra stima e il nostro ringraziamento», aggiunge Mannelli.

 

 

Un altro servizio portato avanti dalla Misericordia di Prato un questo periodo legato alla gestione del pericolo contagio da coronavirus riguarda la valutazione a domicilio di eventuali casi sospetti. Una automedica con a bordo un soccorritore e un medico della Federazione regionale delle Misericordie su richiesta del 118 viene inviata nelle abitazioni di persone con sintomi da Covid per effettuare una prima visita di controllo ed eventualmente decidere se attivare le procedure per un trasporto ospedaliero in ambulanza. Ogni giorno vengono effettuate in media cinque uscite di questo tipo.

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