“La data del 4 maggio non può essere accettata in quanto estremamente dannosa per il tessuto pratese”. Anche la Lega, tramite la capogruppo Patrizia Ovattoni interviene sul tema delle riaperture.
Noi siamo pienamente d’accordo con la civile protesta organizzata da molti imprenditori della filiera pratese poiché il tempo è scaduto e non possiamo più aspettare. Comprendo lo scetticismo di alcune sigle sindacali ma ricordo – sottolinea con forza la capogruppo – che gli imprenditori che intendono riaprire si sono impegnati, spendendo anche capitali propri, nella messa in sicurezza delle proprie aziende e nel pieno rispetto dell’attuale protocollo anti-contagio.
Il Governo e la Regione Toscana devono comprendere che la filiera produttiva è quasi al collasso. Tutto ciò senza contare che il mancato rispetto dei tempi di consegna previsti dai singoli capitolati potrebbe esporre l’azienda a considerevoli penali e richieste di risarcimento danni difficilmente sopportabili dai conti economici aziendali già provati dall’emergenza”.
Come fa a sapere l’Ovattoni che il 4 maggio è troppo tardi? Che cos’è una virologa? Una economista?