Reati in calo del 15% nell’ultimo anno: incide l’effetto “coronavirus”, ma aumentano le rapine

Delitti complessivi in calo del 15%. Diminuiscono i furti (-18%), a partire da quelli in abitazione (37 in meno rispetto ai 354 dell’anno precedente), i reati di droga (44 interventi in meno) e le lesioni dolose (passate da 127 a 100). Sono alcuni dei dati tratti dal bilancio della Questura di Prato, che in occasione della Festa della Polizia, ha fornito l’andamento delle denunce raccolte nell’ultimo anno: dal 1 aprile 2019 al 31 marzo 2020. Il raffronto è con lo stesso periodo dell’anno precedente e risente inevitabilmente della diminuzione dei reati nel mese di marzo, caratterizzato dalle restrizioni per via del coronavirus. In controtendenza risultano alcune tipologie di reati: rapine (+54%), soprattutto quelle perpetrate in strada, riconducibili a furti commessi con violenza sulle persone. Gli arresti effettuati dalla polizia sono 104; le persone denunciate sono 866. Sul fronte del contrasto all’immigrazione clandestina sono state effettuate 43 espulsioni coatte, 159 trattenimenti presso i centri di permanenza e rimpatrio; 14 persone sono state rimpatriate volontariamente; 347 gli ordini del questore. Oltre seimila le pattuglie impiegate sul territorio, per un totale di 64.786 chiamate al 113.Tra le operazioni della squadra mobile, l’arresto dell’autore del maxi-furto presso la gioielleria Cassetti di piazza Mercatale; l’indagine “Notti d’Oriente” su un gruppo di cittadini cinesi accusati di estorsione, rissa aggravata e sfruttamento della prostituzione; l’inchiesta sulla donna che ha avuto un figlio dal ragazzo quattordicenne a cui dava ripetizioni di inglese.
Stamani, in occasione del 168° anniversario di fondazione della Polizia di Stato, all’esterno della Questura di Prato si è tenuta una sobria cerimonia, un momento di raccoglimento per ricordare i poliziotti venuti a mancare negli ultimi dodici mesi e di vicinanza a quanti sono stati colpiti dal coronavirus personalmente o negli affetti più cari.