25 Aprile 2020

Riapertura asporto per bar e ristoranti, Confesercenti spinge Biffoni a prendere esempio da Nardella: “Autorizzi la vendita anche delle bevande”


Confesercenti per bocca di Roberto Rosati invita il sindaco Biffoni a prendere esempio dal collega di Firenze, Dario Nardella, e autorizzare la vendita anche delle bevande nell’ambito del take away di bar e ristoranti. “Con l’ordinanza 41 la Regione Toscana ha autorizzato la vendita d’asporto per i bar e i ristoranti adesso chiusi per il coronavirus. Successivamente con dichiarazione dell’assessore Ciuoffo e con delle faq sul sito della Regione ne ha limitato la vendita solo ai prodotti alimentari escludendo la possibilità di vendita delle bevande. Queste limitazioni hanno irritato gli operatori che non ne hanno capito la ratio e le motivazioni. Infatti si raggiunge l’assurdo che se uno ordina, con le modalità previste, 2 brioche e 2 cappuccini per asporto il barista non può consegnare i cappuccini, mentre se li ordina con la consegna a domicilio il barista può consegnare sia le brioche che i cappuccini. Dopo quasi 2 mesi di chiusura il take way poteva rappresentare un primo piccolissimo passo verso il ritorno alla normalità, ma queste limitazioni invece di aiutare, scoraggiano e avviliscono gli operatori del settore”.

Nella giornata di ieri invece il Comune di Firenze con una determina dirigenziale ha interpretato l’ordinanza regionale 41 e di fatto ha autorizzato la vendita per asporto anche delle bevande. “Ecco a noi ci pare – continua Rosati – che Firenze abbia fatto una cosa giusta togliendo qualsiasi dubbio e abbia dato la possibilità alle aziende della ristorazione di lavorare senza vincoli assurdi. È per questo che chiediamo al sindaco Biffoni, e con lui a tutti i sindaci della nostra provincia, di emettere un atto amministrativo che vada nella direzione indicata dal Comune di Firenze”.

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