6 Aprile 2020

Rsa di Comeana: Asl e sindaci trovano percorso condiviso per la gestione dei casi positivi


Il caso della Rsa di Comeana dopo le frizioni di queste ore tra l’ Asl e i sindaci di Carmignano e Poggio a Caiano sembra essersi un po’ raffreddato.
La struttura è divenuta un vero e proprio focolaio di Coronavirus con l’accertamento di 38 casi dall’inizio dell’emergenza, generando nelle scorse ore un acceso botta e risposta tra l’Asl Toscana centro e i sindaci medicei. Il primo cittadino di Carmignano Edoardo Prestanti è arrivato anche a minacciare un’ordinanza di chiusura della Rsa se l’Asl non avesse preso in carico i malati.
Stamattina si è tenuta una videoconferenza tra i soggetti interessati per tracciare un percorso condiviso. Domani saranno sottoposti a test del sangue 14 anziani ospiti della struttura, gli ultimi in ordine di tempo a risultare positivi. Se l’esito sarà confortante, accertando che non ci sono criticità, gli anziani resteranno nella Rsa. Se dovesse emergere un quadro clinico aggravato saranno spostati in una struttura dell’Asl. “L’Asl Toscana Centro conferma e rafforza il proprio impegno a supportare la gestione dei casi di positività rilevati all’interno della RSA di Comeana in un percorso condiviso con le amministrazioni locali – ha scritto oggi l’Asl in una nota – L’obiettivo comune è di garantire adeguata assistenza e tutela agli ospiti all’interno della stessa RSA, luogo più critico rispetto ad altre strutture, per il suo ruolo peculiare di accoglienza di persone fragili, ed al tempo stesso impedire la diffusione dei contagi. Nei giorni scorsi sono stati effettuati i primi test sierologici su buona parte degli ospiti asintomatici, in accordo con quanto previsto dalle indicazioni regionali, che hanno confermato l’acquisizione dell’immunità. Per i casi sintomatici l’azienda sanitaria provvede al trasferimento dei pazienti presso la struttura di cure intermedie presente sul territorio pratese, così come proposto dai sindaci, assieme ad altre richieste. Nella RSA di Comeana i risultati dei test hanno rilevato alcuni casi di positività, ma la gran parte degli ospiti è risultata in buone condizioni e in diversi di essi è stato riscontrato il titolo anticorpale IgG indicativo dell’acquisizione della protezione immunitaria”. Tutto è cominciato ad inizio marzo, con la positività di un operatore. Il tampone effettuato successivamente solo su 15 persone all’interno della struttura che presentavano sintomi ha rivelato la positività di 8 anziani. Il sindaco di Carmignano Prestanti chiese subito tamponi per tutti gli operatori e gli anziani ospiti, ma solo dopo circa tre settimane l’Asl ha effettuato il test su tutti, portando alla luce altri 29 casi tra ospiti e operatori, solo due di questi con lieve sintomatologia.
“La presa in carico è prevalentemente sanitaria se c’è malattia, altrimenti è prevalentemente sociale, quindi con il coinvolgimento attivo delle Amministrazioni Comunali” aveva risposto l’Asl alle rimostranze del sindaco prima del confronto di stamattina.

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