Nei Comuni medicei oltre a cibi cotti e preparati, gli esercizi di somministrazione di alimenti e le attività artigiane potranno vendere anche bevande da asporto. Nessuna ordinanza specifica dei Sindaci, ma un’interpretazione estensiva dell’ordinanza della Regione Toscana numero 41 del 22 aprile scorso. Consultati il Segretario generale e i Comandanti della Polizia Municipale di Carmignano e di Poggio a Caiano, le due amministrazioni di Carmignano e Poggio a Caiano ritengono, infatti, possibile consentire agli esercizi commerciali la vendita da asporto non solo di alimenti ma anche di bevande, dando quindi un’interpretazione estensiva dell’ordinanza regionale, senza necessità di ulteriori atti.
“Così come avvenuto per l’abbigliamento per bambini che ha compreso anche le calzature, in questo specifico caso l’interpretazione prevalente è quella di includere tra gli alimenti anche le bevande – hanno precisato i sindaci di Carmignano e di Poggio a Caiano Edoardo Prestanti e Francesco Puggelli -. Sarebbe, infatti, illogico prevedere solo di poter acquistare il cibo da asporto da un esercizio e doversi recare in un altro per le bevande. Questo aumenterebbe solo il rischio di possibili contagi”.
Come sottolineato infine dai due primi cittadini, “Ci stiamo avvicinando alla fase due, è necessario adoperarsi per trovare tutti gli strumenti possibili per far convivere il diritto alla salute con il diritto al lavoro di una categoria economica, quale quella appunto legata al settore della ristorazione, tra le più colpite dalle restrizioni ministeriali. Il nostro obiettivo prioritario è supportare le attività produttive e i lavoratori in questa fase così delicata che chiede a tutti il massimo della responsabilità e dell’impegno. Ed è proprio per questo che ci auguriamo che nel definire cosa è consentito e cosa no, le Autorità competenti emanino disposizioni che siano chiare e tengano conto anche delle situazioni che possono verificarsi in concreto, senza dare adito ad alcun tipo di confusione o fraintendimento. E’ fondamentale dunque avere semplificazione e chiarezza”.
Il chiarimento arriva dopo la richiesta del gruppo Lega-Fratelli d’Italia in Comune a Poggio a Caiano (composto da Diletta Bresci, Elena Chiti, Stefano Chiti e Valentina Lanzilotto) indirizzata al sindaco Puggelli di firmare una specifica ordinanza: “In questi giorni ho ricevuto diverse chiamate da commercianti che lamentavano la decisione della Regione Toscana di fare asporto solo per gli alimenti, escludendo le bevande – dice il capogruppo della Lega, Diletta Bresci – In un periodo così critico, ritengo che per molte attività poggesi sarebbe importante poter vendere anche le bevande, così da aumentare gli introiti. Insomma potrebbe fare la differenza. Ci auguriamo, soprattutto per i commercianti interessati, che il sindaco permetta, come già hanno fatto molti sui colleghi in Toscana, l’asporto anche per le bevande”.