2 Maggio 2020

Aiuti agli esercizi commerciali al dettaglio, il consiglio comunale approva le richieste della lista civica Biffoni19. Sbolgi: “Azzeramento delle utenze inutilizzate”


E’ stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale l’ordine del giorno che chiede di favorire la riapertura degli esercizi commerciali al dettaglio a Prato. A presentarlo è stato il consigliere della lista civica Biffoni 19, nonché delegato al centro storico, Giacomo Sbolgi con il contributo di Italia Viva. All’unanimità si è arrivati anche grazie alla presentazione di alcuni emendamenti proposti dal gruppo della Lega e condivisi da tutti. Nel testo si chiedono al governo “tutti gli aiuti possibili per consentire una riapertura quanto più serena possibile”. “Il settore terziario, ad esclusione delle attività di vendita alimentari e di prodotti di prima necessità, è uno dei più colpiti dal lockdown con la sospensione della maggior parte delle sue attività – spiega Sbolgi – Sono già numerose le richieste di cassa integrazione e quindi serve una risposta immediata”.

Nell’ordine del giorno si sottolinea come “gli aiuti potranno anche essere differenziati, perché non tutte le categorie merceologiche subiranno le stesse contrazioni finanziarie: un negozio di alimentari, infatti, differirà sicuramente da uno di estetica”.
“L’Amministrazione Comunale ha già attivato un tavolo permanente con le associazioni di categoria – prosegue il delegato al centro storico – ma fino a che non avrà contezza e certezza di quanto il governo metterà in atto, parlo di aiuti concreti dal punto di vista economico-finanziario, difficile sarà poter capire dove intervenire”.

Queste nel dettaglio le richieste presenti nell’ordine del giorno: azzeramento delle utenze inutilizzate nel periodo di chiusura forzato, una sanatoria per eventuali segnalazioni di sofferenza da parte degli istituti bancari tramite gli strumenti CAI e/o CRIF, accelerazione dei tempi di pagamento da parte dell’Inps e delle indennità relative agli ammortizzatori sociali, aiuti da parte dell’Asl nella formazione e prevenzione stilando piani di sicurezza sanitari personalizzati. E ancora: erogazioni di contributi a fondo perduto da liquidare subito prima della riapertura e relazionati ai giorni di chiusura, mantenimento dei vari ammortizzatori sociali a tutti i livelli per la parte di lavoratori che potrebbero non essere immediatamente reintegrabili. “Il documento è stato stilato anche con il contributo di Rete Imprese Italia – conclude Sbolgi – che ringraziamo per i preziosi suggerimenti e ai quali non mancherà mai il nostro appoggio in questa situazione che si delinea molto preoccupante”.

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Fabrizio
Fabrizio
3 anni fa

Quando e come grazie