2 Maggio 2020

Attività commerciali e terziario, l’estate 2020 sarà un test per Prato: “Dobbiamo rivedere orari e spazi della città”


Sarà una settimana di incontri per approntare tutti gli interventi possibili in vista della riapertura delle attività commerciali e del terziario quella che attende il Comune. Per martedì prossimo alle 17 è stato già programmato il tavolo del terziario, con le parti sociali del settore, mentre per giovedì mattina alle 9 è in ponte la cabina di regia sul centro storico, con i tecnici e le associazioni di categoria. Durante la settimana si terrà anche un incontro con tutti i consorzi e le associazioni del centro storico per il percorso “Noi che il centro”. “Capiamo perfettamente le difficoltà dei commercianti, degli esercenti e degli artigiani del centro che ci hanno scritto, così come quelli di chi lavora nelle frazioni – sottolinea l’assessore allo Sviluppo economico Benedetta Squittieri – e come sempre siamo disponibili a individuare gli strumenti possibili: alcune sollecitazioni riguardano direttamente l’attività del Comune e su queste troveremo soluzioni condivise, per altre ci impegniamo a portare le istanze degli operatori ai livelli di competenza, regionale e di governo”.

“Stiamo già operando con le associazioni di categoria ma anche con gruppi di commercianti sia per il centro storico sia per le frazioni della nostra città, perché l’obiettivo comune è di lavorare per tutto il terziario – sottolinea l’assessore Squittieri -. Siamo sempre stati disponibili a parlare di tutto ma dobbiamo essere chiari sul fatto che il Comune deve agire nell’ambito delle proprie competenze”.

La sfida è quella di ripensare completamente la città ed essere pronti a vivere i prossimi mesi come una prova per le potenzialità di tutti: “Si disporrà un piano di interventi per il centro e le frazioni, l’estate 2020 sarà un test – annuncia Squittieri -. Dobbiamo rivedere gli orari e gli spazi della città per venire incontro alle categorie in difficoltà, ma anche al bisogno di socialità che tutti noi abbiamo e che deve rispettare la sicurezza della salute. Si tratta di un lavoro che ci vedrà impegnati non soltanto nella revisione dell’esistente. A tutti è richiesto il massimo impegno per venire incontro alle richieste, ma soprattutto per trovare soluzioni nuove. Gli orari della città, l’uso dello spazio pubblico, la fruizione di giardini e spazi all’aperto sono gli ambiti di azione che abbiamo di fronte. Servono risorse ma anche tanta disponibilità a rimettere in discussione decisioni e criteri del passato. Il Comune farà la sua parte in tempi certi. Dobbiamo cogliere adesso l’occasione che ci imporrà di frequentare meno luoghi chiusi come i centri commerciali per fare shopping e puntare sulle potenzialità dei nostri centri storici tanto importanti per riaffermare la nostra idea di comunità”.

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