5 Maggio 2020

E’ consentita l’uscita da soli dei ragazzini, ma ci sono delle limitazioni: ecco le linee guida della Prefettura per i controlli


L’uscita dei figli minorenni da soli, per le motivazioni consentite, è possibile, in accordo con i genitori e rispettando le altre norme vigenti (fra cui il divieto di assembramento e la mascherina da indossare nel caso non sia possibile rispettare la distanza interpersonale). È questo, in assenza di indicazioni certe da parte del Governo, l’indirizzo che è stato deciso stamani in Prefettura per fornire alle forze dell’ordine una linea univoca da adottare durante i controlli. 

La questione, sollevata da diverse famiglie anche al sindaco Matteo Biffoni, era controversa e non aveva trovato risposta neppure nelle faq (le domande frequenti) con cui il 2 maggio, sul sito della presidenza del consiglio, il governo aveva provato a sciogliere alcuni dubbi, fra cui quello dei cosiddetti “congiunti”. 

La linea decisa in Prefettura dà qualche possibilità in più agli adolescenti, ma non consente loro di incontrare amici: le motivazioni per cui è permesso uscire di casa da soli, sempre con il consenso dei genitori, sono le stesse degli adulti, così come sono uguali le multe per i trasgressori. 

Per fare qualche esempio pratico: si potrà uscire, anche in motorino, per far visita ai familiari o per recarsi a fare attività sportiva individuale. Si potrà uscire a piedi per fare attività motoria, ovvero passeggiare. In ogni caso evitando assembramenti e avendo con sé la mascherina, da indossare all’occorrenza, quando ci si avvicini ad altre persone. Sono consentiti secondo un’interpretazione estensiva, anche gli incontri con il fidanzatino o la fidanzatina, in quanto “affetti stabili”. Come detto, soprattutto per i ragazzi più piccoli, occorrerà che i genitori siano d’accordo all’uscita dei loro figli.

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