Ieri la polizia municipale ha scoperto un’estetista che continuava a lavorare nel proprio negozio nonostante il divieto imposto dalle normative del governo. Gli agenti hanno notato la titolare, una ragazza italiana di 30 anni, che faceva uscire di nascosto dal locale una cliente. Entrati nel negozio i vigili hanno trovato anche un’altra cliente che stava eseguendo un trattamento alle unghie. All’estetista è stata contestata l’inosservanza della sospensione dell’attività ed è stata disposta l’immediata chiusura del locale. La cliente invece è stata sanzionata per l’ingiustificato spostamento dalla propria abitazione. Analoghe sanzioni erano state comminate la settimana scorsa, dagli agenti della stessa unità operativa, a un parrucchiere e al suo cliente. Nella circostanza il titolare dell’attività, un uomo di chiare origini orientali, operava nel proprio negozio di acconciatore in via Filzi. Per eludere i controlli aveva accuratamente coperto con tendaggi finestre e porte. Al momento dell’intervento aveva appena finito di eseguire un taglio di capelli ad un uomo che stava per uscire. La circostanza era chiaramente provata dalla presenza a terra intorno alla poltroncina dei capelli tagliati, e dalle tracce evidenti sulla postazione di lavoro, attrezzature e perfino sugli abiti del cliente. Le attività oltre alle sanzioni amministrative rischiano ulteriori provvedimenti sospensivi da parte della Prefettura.
