11 Maggio 2020

Fettucce rimosse dall’area giochi per fare andare i bambini sull’altalena: weekend di controlli per l’associazione nazionale carabinieri


E’ stata una giornata di controlli intensi quella di ieri da parte del nucleo provinciale di volontariato di protezione civile dell’associazione nazionale carabinieri di Prato. Tanti i comportamenti scorretti che hanno richiesto l’intervento del personale dell’associazione. Su tutti quello avvenuto in un giardino della città, dove una famiglia è stata scoperta mentre faceva giocare i bambini sulle altalene, nonostante il divieto. Il nastro bianco e rosso che delimita l’accesso all’area era stato infatti rimosso. “I bambini erano lasciati sedere e giocare sull’altalena come se nulla fosse – commentano dall’associazione sulla loro pagina Facebook – senza capire che l’area è transennata per motivi di prevenzione visto che non è possibile al momento la sanificazione dei giochi dopo ogni utilizzo”. A tal proposito, il maresciallo Claudio Lo Bue, presidente Anc Prato spiega che “da questa mattina i volontari stanno transennando con la fettuccia tutte le aree giochi dove il nastro non c’era o è stato rimosso”.

L’associazione nazionale carabinieri è poi intervenuta in via Galcianese, dove assieme alla Guardia di Finanza ha proceduto a disperdere un assembramento. Poi sulla ciclabile lungo il Bisenzio si è reso necessario chiamare la polizia municipale perché un gruppo di magrebini si rifiutavano di indossare la mascherina.  “Come anche suggerito dalla polizia municipale – prosegue l’associazione – invitiamo tutti i cittadini a segnalare alle forze dell’ordine i comportamenti non corretti, in modo tale che possano intervenire subito a tutela della salute e della sicurezza di tutte le persone che frequentano lo stesso luogo”.

“A partire dalla scorsa settimana – prosegue Lo Bue – abbiamo un servizio mirato nelle varie zone della città, che si attiva su indicazione della municipale. Abbiamo due mezzi in azione il pomeriggio e uno la mattina. Quando vediamo comportamenti scorretti chiediamo poi il supporto delle forze dell’ordine per intervenire”.

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