In cinquecento alla Messa in piazza delle Carceri con il vescovo Nerbini VIDEO e FOTO


«Ci è stato restituito questo momento, quello dell’essere insieme, comunità, famiglia. Dopo due mesi di assenza ci è stata restituita la Messa e con il sole!». Il vescovo Giovanni Nerbini ha scelto di celebrare la prima messa festiva aperta alla partecipazione del popolo in piazza, davanti alla basilica di Santa Maria delle Carceri.
Distanziati di un metro l’uno dall’altro, come prescritto dalle norme stabilite per garantire la sicurezza, in cinquecento hanno partecipato alla messa: trecento a sedere e gli altri in piedi all’interno della grande piazza. E come loro sono stati tanti i pratesi che questa mattina e ieri, per la celebrazione prefestiva del sabato, sono tornati in chiesa.
L’altare è stato sistemato sul sagrato della basilica, con la venerata immagine di Santa Maria delle Carceri posta sopra la porta. La messa è stata concelebrata dal parroco monsignor Carlo Stancari e organizzata da un punto di vista logistico da tutte le realtà parrocchiali, a cominciare dal Consiglio pastorale e poi l’oratorio di Sant’Anna e gli scout Agesci. La celebrazione è stata trasmessa in diretta su Tv Prato con il commento in studio di Giacomo Cocchi e le interviste in piazza di Giancarlo Gisonni.

 

Sotto il video con le immagini più belle della celebrazione di questa mattina e un estratto dell’omelia del vescovo Nerbini.

 

 

Le parole del Vescovo. Nell’omelia monsignor Nerbini ha sottolineato come, nonostante la sospensione delle celebrazioni, Dio sia sempre stato con noi: «Anche questi due mesi! – ha osservato il Presule – Mai un momento è rimasto lontano, fuori dalla nostra vicenda: ci ha lasciato la Chiesa, i sacramenti, anche quella Eucarestia alla quale i fedeli non hanno potuto prendere parte, ma che ogni giorno celebrata nella solitudine dai nostri sacerdoti, è rimasta faro, energia, nel cammino della comunità; ci ha lasciato la famiglia, piccola chiesa domestica, dove molti hanno ritrovato l’intimità e la bellezza della preghiera e dell’ascolto della Parola, vera lampada ai nostri passi. La gioia di oggi non è soltanto per la comunità ritrovata intorno all’altare ma per tutti questi doni tante volte dimenticati e sottostimati. Ma chiediamoci: Quali sono le nostre assolute certezze? Cosa ci dà forza? Che ci spaventa?».

Oggi la Chiesa celebra la solennità dell’Ascensione, che coincide con la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Al termine della messa la parrocchia ha distribuito a tutti i presenti il messaggio scritto da Papa Francesco per la ricorrenza. «Un testo bellissimo e ricco di spunti per capire i giorni che stiamo vivendo», ha detto mons. Stancari.
Le messe in piazza. La parrocchia di Santa Maria delle Carceri continuerà a celebrare all’aperto la messa delle 10,30 del mattino, quella per i giovani e le famiglie, nel cortile dell’oratorio di Sant’Anna in viale Piave. Una scelta comune a tante altre parrocchie come San Pio X (che ha tagliato l’erba “a scacchi” in modo da evidenziare gli spazi riservati a ciascun fedele), Santa Caterina de Ricci, Paperino e Cafaggio.

 

La foto gallery con gli scatti di Alessandro Fioretti

 

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Mariarita Savi
Mariarita Savi
3 anni fa

Bravissimo Don Giovanni, la forza dello Spirito Santo che con audacia e sapienza ti aiuta a guidare la chiesa di Prato in mezzo ai fedeli, ti sia accanto ogni giorno. Io ci sono dice il Signore.
E noi, noi dove siamo?Grazie