29 Maggio 2020

Politeama, Nardi: “Mai pensato agli aperitivi in platea. Teatro aperto alla città? La giunta ne era al corrente”


“Il bar del teatro anche con la nuova gestione rimarrà un bar del teatro, con degli spazi molto limitati, uguali agli attuali, senza in alcun modo interessare la platea o il foyer. Qualsiasi associazione tra il Politeama e la movida è priva di fondamento”. Parole del presidente del Teatro Politeama Maurizio Nardi, che dopo alcuni articoli fuorvianti pubblicati su siti on line e all’indomani dell’intervento dell’assessore alla cultura Simone Mangani, in risposta a due question time di Pd e Movimento 5 Stelle, ha tenuto una conferenza stampa per precisare la propria posizione. Il primo punto affrontato da Nardi è stato proprio sgomberare il campo da incomprensioni legate alla nuova gestione del bar. “Tutti i grandi musei e teatri hanno bar fruibili anche in orari e momenti diversi rispetto a quelli di spettacoli e mostre. Mi piacerebbe che il Politeama possa offrire questo servizio, ma lo spazio resterà quello dell’attuale bar, utilizzando delle barriere per impedire il passaggio nel foyer e nella platea”.

Il presidente del Politeama ha poi affrontato la questione dei rapporti con il Comune e delle divergenze legate alla propria decisione di far togliere, martedi scorso, le 750 poltrone in platea, per aprire uno spazio polivalente di oltre 1000 metri quadrati, da mettere a disposizione della città per eventi culturali, manifestazioni, performance e iniziative didattiche, in un periodo in cui lo spettacolo dal vivo deve fare i conti con le restrizioni imposte dall’emergenza coronavirus.
“Togliere le poltrone non è una cosa inedita: lo facciamo tutti gli anni e lo facciamo tutte le volte che in teatro vengono organizzate cene o manifestazioni simili. Questa volta è stato fatto perchè i protocolli sanitari impedivano di usare il teatro con l’assetto abituale. E’ una strada che altri teatri in Italia e lo stesso Metastasio stanno valutando. E’ stato anche un modo per invitare alla presentazione di idee volte all’utilizzazione del teatro nel contesto dello spettacolo e nella natura stessa del Politeama, nel cui nome è insita una varietà di forme d’arte. Le poltroncine – ha aggiunto Nardi – verranno reinserite non appena ce ne sarà l’utilità e comunque entro la stagione prossima, che partirà a novembre, per la quale stiamo lavorando da diversi giorni per allestire una stagione, pur fra molte difficoltà e incognite legate all’emergenza coronavirus”.
Nel 2019 il bilancio si è chiuso con una perdita di 26.000 euro. “Abbiamo riserve per 32.000 euro tali da tranquillizzarci, però è un segnale che dobbiamo cogliere perchè nel 2020 da marzo non abbiamo potuto fare più nessuna attività. I costi delle compagnie per la realizzazione degli spettacoli sono purtroppo quasi paritetici alle entrate derivanti dai biglietti. Ma dobbiamo far fronte anche a utenze e costi generali. Riusciamo a farlo grazie al contributo di un certo rilievo del Comune (circa 140 mila euro annui, ndr), che pure non è lontanamente paragonabile a quello concesso ad altre istituzioni culturali come il Metastasio o il Pecci. E poi da sempre ci sono le entrate dell’affitto del teatro, compresi gli spazi del ridotto. Se riuscissimo ad avere un numero maggiore rispetto alle 50 serate annue, potremmo avere un polmone finanziario in più per una maggiore tranquillità nella programmazione di prosa, musical e varietà, ed essere meno assillanti nei confronti degli enti pubblici nella richiesta di supporto finanziario, che adesso per noi è indispensabile”.

La decisione di togliere le poltrone e aprire uno spazio polivalente in platea non è stata condivisa con il Comune, ha spiegato ieri l’assessore Mangani, contrario all’iniziativa, che lo scorso 18 marzo scrisse ai consiglieri del Politeama e ai revisori dei conti per indicare l’indirizzo: occuparsi della stagione teatrale 2020-2021.
Nardi ha precisato oggi che il cda era stato messo al corrente della decisione di togliere le poltrone, nel corsi di una videoconferenza a marzo, durante la serrata da coronavirus, e che delle possibili fruizioni diverse degli spazi (comprese le visite al teatro nel periodo estivo da parte di bambini e ragazzi) aveva parlato con gli assessori Lorenzo Marchi ed Ilaria Santi. Alla mail ricevuta da Mangani – ha spiegato il presidente del Politeama – è stata data risposta due giorni dopo indicando le strade che il Politeama stava percorrendo, fra cui, oltre alla programmazione per la stagione teatrale, anche iniziative per la fidelizzazione del pubblico e idee per rivalutare gli spazi del teatro alla luce di vari utilizzi.

“Un confronto è aperto con la Camerata Strumentale, che è un nostro caro “congiunto”, e che potrebbe fare le prove dell’orchestra proprio nella platea” ha aggiunto Nardi, il quale si è detto disponibile a tornare sui propri passi rimettendo le poltrone in sala e ad un maggior dialogo con l’amministrazione comunale. “Condivido in pieno il comunicato stampa diramato dall’assessore alla cultura. Non mi sento in discussione e spero di potermi confrontare, anche se da giorni Mangani non mi risponde al telefono”.

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